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Filiera dell’auto in crisi, Aniasa avverte di segnali positivi dal governo

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Dal governo arriva un segnale positivo per la filiera dell’auto. Un segnale che segue la delusione del “Decreto Rilancio” e che è dato dalle parole del ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli. Parole colte dal presidente di Aniasa, l’Associazione che all’interno di Confindustria rappresenta il settore dei servizi di mobilità, Massimiliano Archiapatti.

Il responsabile del dicastero, in un intervento alla Camera, ha invitato il governo Conte a «incentivare il noleggio a lungo termine, che ha un grande appeal nel nostro Paese. Anche per smaltire il parco a piazzale prodotto in questi mesi dalle ditte produttrici di automobili, che ha difficoltà a essere venduto».

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Alla luce di ciò, l’aspettativa di Aniasa è alta perché si spera che alle parole seguano i fatti e il rilancio della filiera dell’auto. Questa, senza sostegni immediati ed efficaci, in Italia è destinata a perdere oltre 500.000 immatricolazioni. Con negative ricadute su lavoro, indotto ed entrate fiscali.

I dati italiani: nei mesi di marzo e aprile, il settore del noleggio veicoli ha registrato un crollo verticale. Con aprile che ha segnato il punto di non ritorno, con -97% nelle immatricolazioni di nuove auto. In pratica: dalle 57.000 vetture di aprile 2019 si è scesi alle 1.500 del mese scorso. Ancora peggio (se possibile) il settore del noleggio breve termine: -100%. Ossia azzeramento, con appena solo 12 auto vendute in una fase dell’anno in cui gli operatori iniziano a prepararsi per la stagione estiva inserendo migliaia di nuovi veicoli in flotta.

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Da ANIASA le richieste per incentivare l’acquisto di nuove auto da flotta

Filiera dell’auto: superammortamento per i veicoli strumentali

In due mesi di lockdown le auto immatricolate dal noleggio, che nel 2019 erano il 25% del totale, sono diminuite di oltre 106.000 unità.

In seguito a quanto detto dal ministro Patuanelli, Aniasa gli ha scritto rinnovando la proposta di ripristino del superammortamento per i veicoli strumentali. Questo «potrebbe generare positivi effetti fiscali, economici e finanziari sull’intero mercato automobilistico, dai costruttori ai noleggiatori, ai concessionari, ai centri di assistenza e manutenzione».

A questo si aggiunge un altro tema chiave, da tempo sottolineato da Massimiliano Archiapatti: il positivo ritorno per le casse dell’Erario.

L’aumento delle vendite produrrà infatti maggiori entrate in termini di Iva, imposte locali e diritti di motorizzazione, con un ritorno sull’investimento stimato intorno al 300%. Considerando solo le vetture a noleggio a lungo termine, tutti veicoli Euro 6, questa misura ha prodotto nel 2016 e 2017 rispettivamente 34.400 e 30.200 immatricolazioni in più. Con maggiori entrate per l’Erario rispettivamente di 170 e 148 milioni di euro.

«Rinnoviamo la disponibilità – conclude Archiapatti – a supportare il Governo e mettere a fattor comune il nostro know how. Con l’obiettivo di promuovere misure in grado di risollevare l’intero mercato, che nel 2019 ha toccato l’11% del Pil e il 16% del gettito fiscale».

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