FCA-Renault ottiene il benestare del governo francese. E Renault studia con interesse la proposta di fusione. Sono gli elementi nuovi emersi nel corso del pomeriggio sulla notizia del giorno.
La società francese comunica in una nota: “Il consiglio di amministrazione si è riunito in data odierna per esaminare la proposta ricevuta da Fiat Chrysler Automobiles relativa ad una potenziale fusione al 50% tra Renault S.A. e FCA. Dopo aver passato attentamente in rassegna i termini di questa proposta amichevole ha deciso di studiare con interesse l’opportunità di tale intesa, atta a consolidare l’impronta industriale del Gruppo Renault e generare un supplemento di valore per l’Alleanza (con Nissan e Mitsubishi, ndr). Una comunicazione verrà rilasciata al momento opportuno per informare il mercato dei risultati delle discussioni, in conformità con le leggi e i regolamenti applicabili”.
Fonti di stampa riportano il benestare d’oltralpe: “Il governo francese è favorevole e incoraggia la fusione tra Fca e Renault, anche se aspetta di conoscerne le condizioni”. Così il portavoce del governo francese Sibeth Ndiaye, rilanciato dall’agenzia di stampa finanziaria Bloomberg. La fusione promuoverebbe “la sovranità economica” dell’Europa – aggiunge “dove abbiamo bisogno di giganti”. Il portavoce ha ricordato che la settimana scorsa il presidente della casa automobilistica ha incontrato il ministro dell’Economia francese per parlare dell’operazione.
FCA-Renault, i titoli volano in Borsa
Oggi il mercato borsistico ha reagito molto positivamente all’annuncio di stamane. Il titolo FCA ha chiuso a +7,98% mentre Renault a +12,09%.
La notizia ha creato un effetto domino sul titolo Fincantieri, alle prese con l’acquisizione di Chantiers de l’Atlantique. La Reuters scrive, citando una fonte: “Si pensa che un’operazione francese per Fca possa aiutare un’operazione simile in Francia per Fincantieri”. E anche questo dettaglio fa comprendere come le acquisizioni di tale portata restino un’affaire di Governo. Del resto, quello francese detiene il 15% del gruppo automobilistico.
Intanto le testate economico-finanziarie fanno conoscere i nomi degli advisor. Tra essi il banchiere 57 enne Benoit D’Angelin a capo della banca d’affari che porta il suo nome. Il manager è stato tra gli investitori francesi basati a Londra che hanno contribuito alla campagna presidenziale del 2017 di Emmanuel Macron. Goldman Sachs e Nomura sono altresì coinvolti nelle valutazioni della fusione che sui media statunitensi viene definita “piuttosto seduttiva, per gli ampi risparmi che genererebbe”.