I rischi da guida distratta vanno sempre diminuiti e nonostante la stretta del nuovo codice della strada mi par di vedere, nei pochi giorni in cui ho ripreso le due ruote verso la primavera, una preoccupante quantità di “guide pericolose” dovute a dispositivi, talvolta anche doppi (e non parlo di Infotainment d’origine) presenti dove non dovrebbero, a distrarre guidatori e guidatrici.
Forse le sanzioni – certe – andrebbero inasprite, ancor più, a 360°. Quella economica qualcuno può schivarla, diluirla artificiosamente o anche, più o meno coscientemente, ignorare. Così in parte anche quella dei punti patente. A quella penale non tutti ci pensano, poi, posizionandola in un dimenticatoio nebbioso da fatto grave, qualora avvenga.
Intanto, gli utenti deboli sono in strada e da qualcuno che è sul fronte, magari costruttori o grandi attori di commercio e noleggio, una campagna un aggressiva in termini di sanzioni tangibili, piuttosto che forti premi, ai driver, la apprezzerei. Non parlo solo di quelli aziendali, di driver, che comunque sono i primi chiamati in causa per molti aspetti della mobilità: in strada ci sono tutti, a rischio e quelli che sono al volante hanno tutti idoneità e responsabilità.
L’AI una mano nei tool da poter usare, la da eccome, abbiamo visto esempi anche a MissionForum l’altro giorno. Fantasia e regole allora, perché hardware e software bene o male ci sarebbero già, per scelte che però “costano”: se aumenti i costi di mobilità in auto, o il prezzo del tuo prodotto / servizio a chi guida male, controllato da AI con sensori cui non scappa nulla…
Vedere qualcuno che mette sul campo qualcosa di nuovo che penalizza in modo sensibile, diretto, chi ha comportamenti scorretti al volante, o almeno facilita nettamente i driver dalla comprovata carriera virtuosa, si prende la copertina di MissionFleet.