Il nastro del primo impianto di rifornimento di idrogeno (H2) a Venezia è stato inaugurato. L’apertura della stazione di servizio è avvenuta alla presenza della stampa e del direttore generale di Energy Evolution, Giuseppe Ricci, del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, e dell’amministratore delegato di Toyota Italia, Luigi Ksawery Lucà.
I tre partner avevano fimrato il patto per la mobilità a idrogeno nel 2019.
Com’è fatto l’impianto Eni per l’idrogeno a Venezia in collaborazione con Toyota
L’impianto di ultima generazione è dotato di due punti di erogazione per l’idrogeno con una capacità di oltre 100 kg al giorno. Un pieno si effettua in soli 5 minuti con la possibilità di ricaricare sia auto sia autobus a idrogeno. Il prezzo è di circa 13-14 euro al kg.
Oltre all’idrogeno, la stazione di rifornimento ospita anche delle colonnine di ricarica per le auto elettriche di tipo fast e ultrafast. A livello di sicurezza, poi, sono stati installati specifici sistemi antincendio.
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Toyota Mirai per l’amministrazione comunale
Toyota ha firmato un accordo nel 2019 con il Comune e la Città metropolitana di Venezia.
La casa giapponese metterà a disposizione tre esemplari dell’ammiraglia fuel cell all’amministrazione comunale. Altre tre Toyota Mirai verranno date a clienti privati e aziende sfruttando il servizio di car sharing Kinto.
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La parola ai protagonisti
Giuseppe Ricci, direttore generale Energy Evolution di Eni dichiara che «si tratta del primo tassello della costruzione di un vero e proprio sistema idrogeno».
Continua: «È una tecnologia che può essere sfruttata per incentivare la mobilità a basse emissioni, riducendo le tempistiche di rifornimento delle auto elettriche. Si tratta di un forte aiuto per decarbonizzare interi settori. Non parliamo solo di auto, ma anche di quelle industrie che non possono elettrificarsi. È un modo per tenere alta la competitività del nostro Paese».
Ha poi proseguito il numero uno di Toyota Italia, Luigi Ksawery Lucà: «Ci auguriamo che sia il primo di una lunga serie di impianti.
Noi siamo impegnati da tempo sull’idrogeno, crediamo nella pluralità di modi per ridurre le emissioni. La Mirai rappresenta una soluzione complementare alla strategia a zero emissioni che stiamo perseguendo. Tra l’altro, la tecnologia a celle combustibili ha un grande potenziale e può essere applicata anche per autobus, camion, treni e navi. È per questo motivo che allargheremo presto la nostra rete di partner».
Infine, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha concluso tornando sul tema dello stop auto benzina e Diesel dal 2035 in Europa.
«Il futuro di questa città passa dall’innovazione e questo impianto deve essere un segnale per chi governa a livello nazionale. Non può andare tutto a batteria e all’Italia servono partner tecnologici per investire sulla ricerca e mantenersi rilevante nel panorama industriale internazionale. L’Europa ha detto sì all’elettrico, ma noi abbiamo una situazione diversa da Francia e Germania. E non è stato chiarito in che modo arriveremo all’obiettivo fissato per il 2035».