Enel, scommessa elettrica. A Villa d’Este, durante il consueto Forum The Europen House – Ambrosetti, giunto alla 43esima edizione, sono stati presentati i punti chiave della “e-Mobility Revolution”, il più completo studio nazionale prodotto dall’organizzatore dell’evento in collaborazione con Enel. Studio che stima come l’Italia sarà protagonista nei prossimi anni di una nuova “rivoluzione”, capace di generare nel mercato degli autoveicoli elettrici e attraverso la sua filiera un fatturato cumulato compreso fra i 24 e i 100 miliardi di euro entro il 2025 e tra i 68 e i 303 miliardi di euro, poi, entro il 2030. “A settembre partirà il piano nazionale dell’infrastruttura per il sistema di ricarica della mobilità elettrica. Abbiamo già definito il piano, lo abbiamo presentato al ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, e lo lanceremo per la fine dell’estate” aveva detto Francesco Starace, amministratore delegato di Enel, intervenuto a Palazzo Vecchio per presentare un nuovo progetto europeo per il trasporto pubblico a zero emissioni nella città di Firenze. “L’infrastruttura con il sistema di ricarica coprirà l’intero territorio nazionale; poi faremo lo stesso anche all’estero dove siamo presenti. Per la parte che ci compete, quella dell’infrastruttura, siamo grandemente impegnati e saremo felici di collaborare a qualunque iniziativa parallela in questo settore” ha aggiunto l’ad della utility italiana. Durante lo stesso incontro, Francesco Venturini, direttore della Divisione Global e-Solutions di Enel, entrambi presenti anche al Forum Ambrosetti, ha precisato che il piano nazionale dell’infrastruttura per la mobilità elettrice prevede 10-12mila colonnine di ricarica da installare nell’arco di tre anni, per un investimento pari a circa 300 milioni di euro.
Enel, scommessa elettrica, in un paese che finalmente è partito nella e-mobility
Dall’analisi emerge che nel Belpaese il numero dei veicoli elettrici è cresciuto a un tasso medio annuo composto del 41% tra il 2005 e il 2016 e che la crescita è stata significativa anche per il parco auto, con 9820 mezzi circolanti (più 60% rispetto all’anno precedente). Uno studio che ha introdotto l’Indice di Trasporto Elettrico (ITE) per misurare le performance regionali e metropolitane, così come della prima mappatura della Value Chain italiana (160mila imprese per 823mila occupanti nella e-Mobility).
A Villa d’Este si è discusso di e-Mobility e di economia oltre che con Starace e Venturini, direttore global e-Solutions Enel, anche con Patrizia Grieco, Presidente Enel, Valerio De Molli, managing partner The European House – Ambrosetti, e Maria Chiara Carrozza, membro della III Commissione Affari Esteri Comunitari della Camera dei Deputati, nonché Professore Ordinario di Bioingegneria Industriale presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, la quale ha sottolineato come “ci vogliono politiche nazionali con una visione strategica di lungo periodo con il coinvolgimento di tutta la filiera”. Enel è pronta. Trenta colonnine per la ricarica elettrica fast proprio a ridosso delle uscite saranno pronte già in questo mese, lungo l’A1 Milano-Roma, l’A4 Torino-Venezia, tre sul “Gra”, e anche un paio sulla Salerno-Reggio Calabria e in Sicilia, mentre nel 2018 il piano di Enel si sposta dentro le autostrade, direttamente nelle stazioni di servizio, con l’obiettivo di installare 180 colonnine fast durante l’anno prossimo. Insomma Enel, scommessa elettrica. E gli altri?