In Italia, la DS 9 E-tense sarà solamente ibrida plug in. Una scelta, quella della casa francese, che vede quindi la presenza di 2 motori: un benzina turbo 1,6 da 180 CV e uno elettrico da 110 CV.
Una combinazione che permette una potenza massima cumulata di 225 CV in modalità ibrida, in rispondenza alle ultime normative in tema di emissioni. Questo grazie alla omologazione Euro 6.2D Isc Fcm. La velocità massima di 240 km/h e un cambio automatico ad 8 rapporti sono altri due elementi che fanno dell’ammiraglia francese del marchio derivato da Citroen il nuovo emblema del lusso made in France.
Un lusso che riguarda l’esterno, l’interno e la tecnologia. A proposito di quest’ultimo elemento: in modalità elettrica, con una velocità che può raggiungere i 135 km/h, l’autonomia è tra 40 e 50 chilometri in base al ciclo Wltp. L’autonomia beneficia del sistema di recupero dell’energia al rilascio dell’acceleratore ed in frenata, la cui tecnologia deriva direttamente dalle auto DS in pista nel campionato di Formula E.
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Il sistema ibrido di DS 9
Il sistema ibrido della DS 9 è dotato anche della funzione E-Save, che permette di scegliere di viaggiare in elettrico in particolari situazioni, come nei centri storici. La batteria si può ricaricare in 90 minuti col caricatore di bordo da 7,4 kW, da wallbox domestica oppure stazione di ricarica pubblica.
In ogni caso, la centralina comanda in maniera autonoma la transizione tra i due tipi di trazione disponibili. Mentre con la modalità Sport E-Tense viene invece comandato l’abbinamento delle due trazioni. Obiettivo: lo sfruttamento massimo del potenziale.
Intanto, lo sviluppo della DS 9 E-tense prosegue.
La trazione a due ruote motrici, infatti, sarà integrata da una versione da 250 CV e da una da 360 CV con trasmissione intelligente a 4 ruote motrici.
Del resto il coraggio di innovare non è mai mancato a DS Automobiles, che ha fatto del design un portabandiera di quella identità. Che si manifesta anche a vettura ferma. Con 4,93 metri di lunghezza, DS 9 ha accolto a bordo lo stile francese che forse è il più vicino a quello italiano in quanto a gusti.
Uno stile espresso nella calandra DS Wing, con una griglia a effetto diamantato tridimensionale. Sulla stessa calandra poggia l’ampio cofano con una lavorazione guilloché Clous de Paris, usata nell’alta orologeria transalpina.
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Gli indicatori di direzione? Moderni e iconici, come nel 1955
Alle estremità posteriori del tetto, gli iconici coni che ripercorrono la storia DS Automobiles. In questi sono inseriti gli indicatori di direzione, esclusiva nel panorama automobilistico di oggi. Ma non di ieri, visto che la soluzione fu adottata già nel 1955 dalla “mitica” Citroen DS, prodotta fino al 1975.
Il design della DS 9 è caratterizzato anche dal lunotto che si appoggia sul bagagliaio – integrandosi in maniera naturale sullo stesso – e dalle maniglie a scomparsa, integrate nelle portiere.
La DS 9 E-Tense segna il ritorno DS Automobiles alle berline. Una berlina con un abitacolo che sembra un salotto.
Ed è per questo che il brand parigino ha scelto la definizione DS Lounge per gli interni. A iniziare dalla plancia, interamente rivestita di pelle Nappa, per proseguire con gli elementi di cristallo, l’Alcantara che riveste il tetto e le tendine di protezione. Così come le maniglie interne rivestite in pelle.
Il comfort non è solo di elementi toccabili con mano.
Già, perché il passo da 2,90 metri offre un ulteriore vantaggio: lo spazio per i passeggeri posteriori è identico a chi è seduto davanti. Tali sedili posteriori sono riscaldati, con funzione massaggio e ventilati: una assoluta première per la categoria. Al centro l’appoggia-gomito, spazi di alloggiamento con prese Usb, i comandi della funzione massaggio dei sedili e l’illuminazione d’accesso policromatica.
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