In molti, anche noi a onore del vero, attendendo questa nuova auto elettrica della Byd in Italia, dicevamo “la piccola Dolphin”, ma non è poi così piccola, anzi: è una segmento C per lunghezza, con i suoi 4,29 metri.
Tutti improntati alla simpatia, per come la propone una visione cinese dell’auto e all’accessibilità, di una possibile prima vettura elettrica, guidata anche da giovani.
Byd Dolphin dal vivo in Italia
Da fuori, è relativamente personale la Dolphin, con il bicolor e addirittura tricolor nei cerchi, forme smussate e un tono amichevole. In abitacolo altrettanto, anzi di più: visto l’apprezzabile tetto panoramico e un touchscreen centrale che ruota, divenendo orizzontale o verticale.
Anche la pulsantiera è particolare, di profilo semicircolare, circondata da colori e vani. È proprio qui, a lato del volante, che si trova il selettore di marcia.
Perché da elettrica nativa questa Byd, ha buoni spazi, alcuni nascosti come quello dove si trova l’utile “attrezzo” per rompere vetri o tagliare cinture, in caso di emergenza.
Il touchscreen da 12,5 pollici ha un menù abbastanza semplice da conoscere e gestire, come il piccolo “cruscotto” 7 pollici. Non manca la ricarica induttiva, un must oggi e anche la luminosità, o visibilità, sono sopra la media non trattandosi di un Suv.
Nel bagagliaio, da 345 a 1310 litri e, sulle maniglie della portiera, quell’elemento a forma di pinna a giustificarne il nome.
Prova su strada
La Byd Dolphin, con motore singolo, spinge da 95 Cv a 204 Cv, secondo la versione. Con batteria da 60,4 kWh (la maggiore) promette fino a 427 km in ciclo Wltp misto.
A noi è parsa degnamente bilanciata e fruibile in città, andando piano ovviamente, senza pretese. Perché molto morbida, coreografica nei suoni, se voluti di “accompagnamento” al movimento e persino potente: per come potrebbe “sgommare” facilmente sulle ruote anteriori, data una massa di 1,6 t (per una elettrica da oltre 400 km non è troppo) e la tipica coppia Bev.
Con qualche chicca non comune nelle soluzioni di ergonomia, ma prestazioni nella norma attesa. I consumi soprattutto, se veritieri, lasciano buona confidenza al driver.
Dopo questo primo brevissimo assaggio milanese, a cui seguirà approfondimento con test drive, più avanti, la Dolphin sembra mantenere quanto promette.
Poche selezioni o dati tecnici, è user friendly come deve una nuova Bev urbana del 2024. La struttura, con batteria integrata nel telaio e i buoni Adas, inclusi, le hanno fatto ottenere dovute 5 stelle EuroNCAP per la sicurezza, recentemente.
Se necessario, la presa di corrente supporta il V2L (da noi provata per la classica “macchinetta” del caffè) mentre su colonnine, sono accettati gli 11 kW AC o fino a 88 kW DC per ricaricare.
Sul mercato e in flotta
Quattro gli allestimenti previsti in Italia, per la Byd Dolphin. Comfort e Design, quelle anche più prestanti, con 204 cv e ben dotate, per un driver aziendale, costano 35.790 euro o 37.790 euro.
La versione d’attacco, con batteria da 44 kWh, partirà da 30.790 euro: con gli incentivi di certe zone in Italia, si avvicinano costi “umani” per molti di fronte a una nuova Bev nativa. Lato aziende in un articolo a parte, su Missionline.it. a breve la nostra intervista al fleet manager di Byd in Italia, Roberto Pazzini.
Video, Byd Dolphin 2023
Scheda Tecnica – Byd Dolphin 2023
Carrozzeria Due volumi (5 porte 5 posti)
Bagagliaio: 345 dm3
Massa: 1.658 kg
Misure: Lungh. 4,29 m – Largh. 1,77 m – Alt. 1,57 m – Passo 2,7 m
Motore: Elettrico da 150 kW / 310 Nm
Batteria: 60,4 kWh
Trazione: Anteriore
Velocità massima: 160 km/h
Accelerazione: 0-100 km/h in 8 secondi
Consumo WLTP comb. 15,9 kWh/100km
Autonomia dichiarata: 427 km