Diess al posto di Mueller. Matthias Mueller, l’attuale numero uno del Gruppo Volkswagen, lascerà a breve il suo incarico di ceo a Herbert Diess, attuale responsabile del marchio. L’ufficializzazione, di cui però non è nota la ragione (ha ancora un ruoinfatti lo il Dieselgate da cui Mueller è riuscito a tirare fuori dalle secche la Casa tedesca, leggi qui) dovrebbe avvenire nel prossimo Consiglio di sorveglianza, anche se al momento non ci sono conferme.
Proprio Mueller ha guidato il Gruppo dopo il Dieselgate, visto che è salito ai vertici della Casa di Wolfsburg il 25 settembre 2015, quando prese il posto sette giorni dopo lo scoppio negli Usa dello scandalo sui motori a gasolio truccati, detronizzando Martin Winterkorn. E, con ancora due anni di contratto, “avrebbe espresso la sua generale disponibilità a partecipare al cambiamento” si legge in una nota del Costruttore.
Svolta in casa Volkswagen, Diess al posto di Mueller, che ha portato fuori dalle secche del Dieslegate la Casa
Diess è un perfetto “nome nuovo” per la Casa tedesca, visto che entrò in azienda dopo la progettazione dei software fraudolenti, nel giugno del 2015, e la decisione potrebbe essere legata proprio ai nuovi scandali sulle emissioni che, alla fin fine, si sono dimostrati ben poca cosa (leggi qui).
Un avvicendamento al vertice che fa rimanere basiti i più, per un Gruppo che ha chiuso un 2017 da record, consegnando 10,7 milioni di veicoli nel mondo (più 4,3%), con 230,7 miliardi di euro di ricavi (più 6,2%) , avendo dato il via a ingenti investimenti su programmi di pesante elettrificazione della gamma. Una notizia però che, pare, piacere al mercato, visto che dopo la notizia il titolo Vow3 su Dax 30 alla Borsa di Francoforte ha guadagnato fino a 5 punti percentuali e, anche oggi, malgrado un seduta iniziata negativamente, è ancora a segno più. Cosa ci sarà sotto?