Anche l’Ue vuole le auto connesse e a guida autonoma. E le vogliono “domani”. L’accelerazione c’è stata ad Amsterdam, Olanda, il paese più avanzato d’Europa per quanto riguarda la mobilità sostenibile (leggi anche: Olanda: stop ai motori a combustione nel 2015) e dove è stata firmata una dichiarazione da parte dei ministri dei trasporti Ue per introdurle già nel 2019, chiamata appunto dichiarazione di Amsterdam.
L’incontro, organizzato sotto la presidenza di turno olandese, ha avuto come obiettivo la stesura di una carta comune che serva per condividere esperienze e avanzamenti nelle tecnologie di guida connessa e automatizzata, per migliorare la sicurezza stradale, la salute, la gestione del traffico e ridurre l’impatto ambientale del trasporto su strada.
L’agenda congiunta prevede lo sviluppo di regole e standard coerenti a livello internazionale, europeo e nazionale per consentire l’uso transfrontaliero delle auto connesse, un lavoro sull’uso dei dati e allo stesso tempo sul rispetto della privacy, e sulla sicurezza. “Non sto chiedendo a tutti gli stati membri di partecipare subito, ognuno di noi si muove alla sua velocità, ma possiamo imparare gli uni dagli altri”, ha sottolineato il ministro olandese Melanie Schultz, dando la possibilità ai suoi 27 pari la possibilità di vivere l’esperienza di viaggiare in auto connesse nel centro di Amsterdam.
E’ “un’importante pietra miliare che promuove una cooperazione necessaria tra i produttori auto, i governi nazionali e le istituzioni Ue” ha commentato il segretario generale dell’associazione dei costruttori auto europei Acea Erik Jonnaert.