Piloted Drive 1.0 fa parte di Nissan Intelligent Driving, il progetto che ha come obiettivo quello di fornire al pubblico delle vetture in grado di muoversi autonomamente, eliminando del tutto le morti da incidenti stradali causati dagli esseri umani, e al tempo stesso ridurre le emissioni di gas inquinanti. Il sistema impiega 5 sensori radar, 12 telecamere e 4 fra scanner laser e sensori ad ultrasuoni, che permettono alla vettura di marciare senza l’aiuto diretto del conducente: l’automobile può inserirsi o abbandonare svincoli autostradali ma anche superare veicoli più lenti. Questa funzione viene messa in atto grazie alla presenza degli scanner, che rilevano la distanza ed il differenziale di velocità con il veicolo che precede. Nissan ha spiegato che la tecnologia potrebbe essere già pronta entro la fine del 2016 e che, ed entro il 2020, le vetture autonome e a zero emissioni di Nissan verranno lanciate sul mercato.
Aggiungendo che “nel caos delle nostre tangenziali, dove spesso la freccia è un optional e le manovre sono azzardate come una ricerca al poker d’assi, il Teammate di Lexus avrebbe non poche difficoltà”, riportando però in questo caso le parole di Kein Keibuchi, responsabile dei sistemi di guida autonoma Toyota: “In quei casi è la stessa auto a farsi da parte richiamando al volante il guidatore” che aggiunge “In città ci sono situazioni difficili come rotatorie, comportamenti non in linea con il codice della strada, insieme alla presenza di pedoni e ciclisti che rendono ancora difficile l’applicazione del sistema al caso urbano”. Proprio per questo la guida autonoma Toyota – Lexus arriverà nel 2020 e sarà adottata, almeno all’inzio, nella sola guida in autostrada o tangenziale.