Alla nona edizione di Mission Fleet Awards, celebrata nella serata di lunedì 18 novembre presso l’Alcatraz di Milano, non poteva mancare un focus sulla sicurezza stradale.
Un tema oggi molto dibattuto che, secondo il gruppo Tolida, troverebbe soluzione nella responsabilità sociale e dunque condivisa, che dovrebbe cogliere chiunque sia intenzionato a mettersi alla guida.
Voto unanime dalla giuria di MFA per D6
“Perché il cambiamento parte dalle persone e da loro passano sicurezza in strada e sostenibilità”. Questa la motivazione dietro il trionfo di D6 Drive Responsibly come miglior progetto in merito alla Corporate Social Responsibility.
È un premio dalla natura inedita quello che D6 ha conquistato per la sua impresa formativa per una guida sapiente e attenta.
Un’attenzione che aspira a essere condivisa e quotidiana per divenire game changer delle nostre strade.
Commenta così la vittoria Paolo Ciuffi, Ceo D6 Drive Responsibly:
“In merito all’evento di ieri sera vorremo ringraziare la giuria per il premio che ci ha unanimamente conferito. Un riconoscimento che ci carica di forza ed entusiasmo per continuare a diffondere la nostra missione di formare guidatori responsabili e contribuire a una maggiore sicurezza stradale.
Il nostro plauso va a questa importante manifestazione, che, grazie alla sua capacità di raccogliere un network di professionisti di altissimo livello, offre un’opportunità unica per emergere nel panorama competitivo. Un’iniziativa che promuove la cultura del cambiamento in tutto il settore automotive, includendo anche il valore della guida responsabile.
Il nostro motto è chiaro: le persone al centro, la guida responsabile il metodo per il cambiamento.”
Il riconoscimento ottenuto da D6 Drive Responsibly ai Mission Fleet Awards sottolinea l’importanza di un approccio consapevole e condiviso alla sicurezza stradale. La responsabilità sociale, vista come un impegno collettivo, si rivela la chiave per un cambiamento duraturo nelle nostre abitudini di guida e nella cultura della sostenibilità.
Si compie così un ulteriore passo nel percorso di sensibilizzazione e formazione verso una guida più sicura e rispettosa, che dimostra come iniziative simili possano avere un impatto positivo non solo sulle singole persone, ma sull’intero ecosistema della mobilità.