Cybersecurity in auto; ingegneri della sicurezza contro gli hacker

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Nell’era dell’Internet of Things le auto forniscono informazioni al conducente, ne rilevano dall’ambiente circostante e, addirittura, guidano da sole. Secondo Gartner “entro il 2020 saranno su strada oltre 150 milioni di veicoli connessi a Internet e il 60-75% di questi saranno in grado di fruire, creare e condividere dati”.

Un’evoluzione che porta con sé innumerevoli vantaggi, ma anche qualche problema con cui bisogna imparare a fare i conti. Una vettura connessa, infatti, al pari di un pc, è anche più vulnerabile, perché sottoposta a tutti i rischi legati alla sicurezza informatica.

Domenico Cipollone - Capgemini“Le case automobilistiche hanno ormai compreso che la cybersecurity non deve essere considerata soltanto un’appendice, ma deve diventare parte integrante del progetto stesso di una vettura” ha dichiarato a MissionFleet Domenico Cipollone, Vice President e Head of Automotive Sector di Capgemini Italia, che ha proseguito: “Per questo motivo si sta diffondendo la figura dell’ingegnere della sicurezza e stanno nascendo team interni alle case che si occupano proprio di questo aspetto”.

Per Mercedes-Benz la protezione dei dati telematici rappresenta un elemento centrale delle attività di ricerca e lo sviluppo dei sistemi di protezione e sicurezza viene costantemente implementato per l’intero ciclo di vita di un veicolo.

Un’attività che, come ha spiegato Massimiliano Gardoni, Responsabile Flotte Mercedes-Benz Italia, non incide con l’impegno nelle altre aree di sviluppo, e Massimiliano Gardoni - Mercedes-Benz Italiaalla quale è stata dedicata una divisione specifica che si occupa esclusivamente di seguire le evoluzioni tecnologiche in materia di sicurezza telematica e di sviluppare soluzioni efficaci a contrastare eventuali attacchi informatici.

L’ultima frontiera della sicurezza informatica in ambito automotive potrebbe essere l’utilizzo dei SOC, ovvero i Security Operation Center, attualmente utilizzati per monitorare il livello di sicurezza di alcune piattaforme tecnologiche.

“Si potrebbe ricorrere ai SOC anche per monitorare le vetture. Il servizio di monitoraggio di sicurezza e privacy potrebbe essere venduto al cliente insieme all’auto” ha spiegato Cipollone.

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