Consumi petroliferi

Consumi petroliferi in Italia: nel 2019 calo dell’1%

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Nel 2019 i consumi petroliferi italiani sono diminuiti leggermente. Dai quasi 61 milioni di tonnellate del 2018 si è passati a 60,4 milioni, con un decremento dello 0,9% (-552.000 tonnellate).

I dati, resi noti dall’Unione Petrolifera, sono il frutto sia di un minor utilizzo dei veicoli sia di vetture sempre più parsimoniose in fatto di consumi. Considerando solo i carburanti per autotrazione (benzina e gasolio), nei serbatoi sono stati inseriti 31,1 milioni di tonnellate, con un calo dell’1% rispetto a 2 anni fa.

All’interno della voce “consumi petroliferi” vi sono diverse voci, che in alcuni casi hanno avuto andamenti differenti. La vendita della benzina è aumentata dello 0,1%, mentre di gasolio ne è stato venduto l’1,3% in meno. A incidere soprattutto le vendite di veicoli: nel 2019 le nuove immatricolazioni hanno chiuso a +0,3%. Ma se nel 2018 i nuovi diesel erano il 51,2% del totale, nel 2019 tale percentuale è scesa al 39,8%.

In aumento, invece, le vendite di auto a benzina:  il 44,5% nel 2019 contro il 35,5% l’anno precedente.

Consumi petroliferi: risibili la quota di Gpl, ibride, metano ed elettrico

Quanto alle altre alimentazioni, nel periodo considerato il peso delle auto a Gpl è stato del 7,1%, delle ibride del 6%, a metano del 2% e delle elettriche dello 0,6%.

La nota di commento dell’Unione petrolifera osserva il fenomeno analizzando lo stato di salute del Paese. «L’economia italiana ha rilevato a fine anno segnali positivi. Come la ripartenza dell’occupazione in autunno, l’aumento della fiducia di consumatori e imprese, infine un lieve recupero della produzione industriale a novembre. Ma con una espansione dei consumi debole, in quanto la spesa è stata frenata da un risparmio elevato. Tuttavia il contesto del 2019, secondo le stime più condivise, ha segnato una crescita dello 0,2%, dato il persistere di una stagnazione».

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Delle immatricolazioni di auto nuove (circa 1.916.000) si è già ampiamente scritto. Tale dato è più basso di circa il 3% rispetto al 2017 (anno di picco del decennio) e di oltre il 23% rispetto al 2007, quando le vendite sfiorarono i 2,5 milioni.

Consumi petroliferi 2019: motori sempre più efficienti

I bitumi, durante lo scorso anno, sostenuti dalla ripresa della manutenzione stradale, hanno confermato il trend di crescita (+183 mila tonnellate, +12,8%). I volumi, pari a oltre 1,6 milioni di tonnellate, sono comunque inferiori del 46% rispetto al picco del 2004.

Sono risultati in aumento il carboturbo (carburante per jet), che ha mostrato un progresso del 4,3% (+202 mila tonnellate), i lubrificanti del 2,8% (+11 mila tonnellate) ed il Gpl dell’1,5% (+50 mila tonnellate).

La sostanziale stabilità della vendita di benzina risulta quale saldo dell’aumento delle immatricolazioni e dell’efficienza dei motori. Sulla contrazione del gasolio hanno inciso non solo l’efficienza ma anche la debolezza della produzione industriale.

«Da non dimenticare la perdita della leadership di mercato delle auto diesel, conquistata nel 2004, a favore della benzina», continua la nota. «Questo a causa anche della penalizzazione, con blocchi del traffico, delle vetture a gasolio. Cosa che ha disorientato gli automobilisti nelle loro scelte nonostante i nuovi Euro 6 abbiano raggiunto emissioni prossime allo zero».

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