E’ sicuramente la regina dei Suv compatti: basta un’occhiata per capire che è una Porsche e basta salire a bordo per respirare un’aria diversa. L’altezza di guida della Porsche Macan è simile a quelledi altri Suv ma si ha l’impressione di trovarsi in un salotto e non in un abitacolo per quanto di livello superiore. La Macan non è solo la sorella minore della Cayenne, più corta di “soli” 17 cm, ma è più caratterizzata in senso sportivo: larga e ben piantata sui cerchi da 20” (volendo ci sono optional quelli da 21”), più che una Suv sembra una coupé rialzata, con un bagagliaio comunque da 500 litri che può diventare sino a 1500. Fermo restando che comfort e facilità di guida sono da berlina potente, mentre l’off-road viene favorito dalla trazione integrale e un buon assetto di partenza. Curiosità: il richiamo alla “collega” Audi Q5 è evidente ma va sottolineato che il 70% dei componenti sono stati rivisti per l’occasione.
Il Model year 2016 ha portato aggiornamenti estetici (a partire dai proiettori full-Led, disponibili con il Porsche Dymanic Light System Plus) e di contenuti quali il Porsche Communication Management, abbinato a un display touch da 7 pollici che permette di gestire anche le funzioni del proprio smartphone. La gamma è composta da tre modelli a benzina e uno a gasolio. A benzina sono l’S con il tre litri da 340 CV (prezzo 64.279 euro), il GTS con lo stesso tre litri da 360 CV (76.845 euro) e il Turbo dove il propulsore è il 3.6 da 400 CV, con il costo che sale a 87.413 euro, mentre la S diesel adotta il tre litri da 250 CV, con un prezzo di 63.669 euro. in attesa di una versione ibrida.
Tutti modelli validi ma noi, tanto per cambiare, per una volta vogliamo parlare della “bomba” di casa, ovvero il Turbo a benzina dove il sei cilindri – al di là della potenza – impressiona per la coppia massima di 550 Nm da 1.350 a 4.500 giri/minuto. Da qui 266 km/h di velocità massima e uno 0-100 km/h in 4,8 secondi che per un mezzo sulle due tonnellate non è male. Non ci si possono aspettare consumi leggeri, la Casa dichiara 11,8 litri per cento km di ciclo urbano e 7,8 litri nell’extraurbano, ovvero un 9,2 litri nel combinato, ma con una guida accorta, e 208 g/km di emissioni CO2. La trazione è integrale, il cambio PDK a sette rapporti con modalità automatica e manuale. La dotazione è adeguata al mezzo, per sicurezza e comfort, fermo restando che il ‘godimento’ arriva da optional come il differenziale posteriore bloccabile con il sistema PTV Plus.
Il modello mantiene un valore residuo interessante, grazie anche a Porsche Approved, il programma studiato dalla Casa per rendere inappuntabile un modello. Porsche Approved garantisce almeno 12 mesi di garanzia, un controllo della vettura sulla base di 111 criteri di valutazione, lavori effettuati dai tecnici della Casa e ricambi originali solo Porsche. Ricordiamo anche il portale – locator.porsche.com– che offre il meglio dei veicoli usati della Casa, articolato su un eccellente motore di ricerca.
Per la manutenzione, al di là della classica “24 mesi”, la Casa tedesca punta in modo particolare sulla qualità dell’assistenza presso le concessionarie, grazie a tecnici super specializzati e ricambi originali. Da non dimenticare il servizio Porsche Assistance, per la mobilità e la sicurezza 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno.
Con Porsche Financial Services è disponibile la massima personalizzazione, con anticipi e rate mensili che rispondono alle esigenze del cliente, sino a quattro anni di accordo. Insieme ai servizi finanziari, vengono fornite coperture assicurative globali, incendio/furto e kasko per la vettura, con la possibilità di godere di vari sconti.
Porsche Renting – servizio in collaborazione con Volkswagen Financial Services – è infine il “lungo termine” con un canone fisso trasparente e la comodità di pianificare tutti i costi dell’auto. Tra i servizi ci sono manutenzione ordinaria e straordinaria, RCA, il cambio invernale/estivo dei pneumatici, polizza Kasko e incendio/furto, soccorso stradale. Il tutto su 48 mesi o 80mila km di percorrenza.