Grazie a un piano di investimenti da 700 milioni di euro, le colonnine di ricarica Ionity saranno sempre più diffuse in tutta Europa. L’annuncio, di fine 2021, riflette un obiettivo ambizioso: quadruplicare le stazioni dove fare il “pieno” alle auto elettriche toccando quota 7.000. Questo con il limite temporale del 2025. Tutti impianti ad alta potenza, vale a dire da 350 kW.
All’investimento partecipano gli azionisti e il partner Blackrock Global Renewable Power Platform.
I nuovi punti di ricarica stanno sorgendo non solo sulle autostrade, ma anche vicino alle maggiori città e lungo le strade statali più trafficate. Intanto sono iniziate le installazioni di colonnine di ricarica Ionity che possono dare energia fino a 12 auto contemporaneamente.
In questo progetto di sviluppo è compresa anche l’Italia.
Qui, infatti, Ionity ha un interessante programma che spiega la country manager Elena Airoldi. Ricordiamo che l’azienda è nata nel 2017 come frutto della joint venture tra Bmw Group, Ford, Hyundai, Kia, Mercedes-Benz e Volkswagen Group con Audi e Porsche.
[Ad ABB la commessa per 324 impianti da 350 kW]
Quante colonnine ci sono in Italia e in Europa?
«In Italia, ad oggi sono 97 i charger distribuiti in 21 stazioni attive. Nell’Unione siamo presenti in 24 Paesi, per un totale di 1.734 colonnine in 416 aree mentre 31 cantieri sono in fase di realizzazione. L’obiettivo della “fase 2” della roadmap in corso è di passare dai quasi 2.000 ai 7.000 punti in UE».
Quante fast charge sono in programma in Italia?
«Il numero preciso è in via di definizione. Ma stiamo svolgendo un’operazione di upgrading su tutte le stazioni attive per passare dai 4 attuali a 6 charger per stazione. Ci sono poi progetti di nuove stazioni che già saranno provviste, ove necessario, di un numero superiore di charger rispetto al passato. Questo soprattutto lungo gli itinerari turistici più frequentati».
In cosa consiste il vostro accordo con Ekoenergetyka e dove sarà operativo?
«Abbiamo firmato un accordo con Ekoenergetyka per la fornitura degli hardware di ricarica delle nostre stazioni ad alta potenza, ma ancora stiamo definendo dove saranno utilizzate».
[Leggi come nacque Ionity, quasi 5 anni fa]
Quali sono le novità del 2022?
«Ionity ha annunciato un investimento di 700 milioni per consentire l’espansione della sua rete. Come detto, le colonnine di ricarica Ionity saranno 7.000 punti entro il 2025.
Ciò sarà possibile sia grazie alla forte operazione di upgrading delle stazioni esistenti, che laddove necessario vedranno l’installazione di charger aggiuntivi, sia grazie alle nuove stazioni previste. Queste ultime nasceranno con un numero medio per stazione più alto delle precedenti, da 6 a 12 charger per stazione.
Nell’ambito dell’espansione della rete, Ionity prevede di acquisire sempre più proprietà e, a seconda dell’ubicazione, costruire e gestire le proprie stazioni di servizio. Inoltre, l’azienda porterà l’esperienza del cliente a un nuovo livello con il suo concetto “Oasi”».
Lo spiega Marcus Groll, Coo di Ionity: «Il nostro concetto ‘Oasi’ mostra come sarà l’esperienza di ricarica del futuro. Che si tratti di stazioni coperte o parcheggi accanto a bar, ristoranti e negozi, vogliamo offrire ai clienti più comfort».
A che punto è il progetto dell’infrastruttura in autostrada?
«In Italia siamo in attesa dell’apertura delle gare pubbliche per l’ottenimento dei lotti autostradali in cui installare. Le tempistiche, purtroppo, non dipendono da noi. Per l’Europa, invece, Ionity è già leader per l’infrastruttura lungo le autostrade, le rotte ad alto traffico e – in questa seconda fase – le città».