Car sharing, a Venezia sarà di Toyota e a idrogeno

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L’auto a idrogeno sbarca a Venezia. Il comune lagunare e Toyota Motor Italia hanno infatti firmato un protocollo di intesa volto a implementare un servizio di car sharing effettuato con vetture alimentate con questo elemento, oltre che con vetture ibride, che saranno utilizzabili nella zona di Mestre e del Lido.  Per i canali veneziani, invece, il comune sta trattando sempre con Toyota per arrivare a una sperimentazione pilota che porti alle imbarcazioni a idrogeno.

L’accordo prevede che Toyota abbia 90 giorni di tempo per presentare al comune un progetto di mobilità sostenibile, con l’obiettivo finale di iniziare entro la fine dell’anno con l’installazione di una colonnina di rifornimento nella zona di Marghera e con l’intruduzione di alcune Toyota Mirai, le prima berlina a idrogeno costruita in serie ed eletta World Green Car 2016 (leggi l’articolo sulla Toyota Mirai negli Usa).

“Vogliamo dimostrare alle ammnistrazioni italiane come la mobilità sostenibile non sia solo il futuro ma sia già il presente” ha detto Andrea Carlucci, amministratore delegato di Toyota Motor Italia per la Promozione di progetti pilota per la mobilità sostenibile (leggi come per Toyota il futuro sia ibrido a idrogeno).

Questa iniziativa veneziana di Toyota punta anche a lanciare un messaggio al governo, affinché consideri questo carburante nella definizione del piano energetico nazionale (previsto prima di Natale) e lo tenga in considerazione come una cosa già in atto nel Paese e sorpattuto in altri Stati europei, dove “l’idrogenizzazione” della mobilità è già partita.

“Quello che vogliamo evidenziare – continua il manager – è il vantaggio competitivo che l’idrogeno ha sulle auto elettriche e ibride: costi inferiori di acquisto, minor peso della vettura e maggiore autonomia. Raggiungere un abbattimento del CO2 derivante dai mezzi di trasporto è uno degli obiettivi Toyota, peraltro caldeggiati dalla stessa Unione europea, che con la direttiva 2014/94 punta a realizzare un quadro comune europeo per realizzare una capillare infrastruttura distributiva di carburanti alternativi a benzina e gasolio”.

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