Transizione e sfida per ridurre le emissioni del parco circolante senza limitare il diritto alla circolazione delle ampie fasce di popolazione che ancora per diversi anni non saranno in grado di acquistare una vettura elettrica o ibrida.
Questo, uno dei principali temi al centro dei lavori dell’evento #FORUMAutoMotive, il movimento di opinione sui temi legati alla mobilità a motore promosso dal giornalista Pierluigi Bonora, in programma oggi a Milano.
Il Ministro Gilberto Pichetto, in a #FORUMAutoMotive: “In Europa registriamo una presa di coscienza sullo stop alle nuove vetture endotermiche al 2035. Il termine ultimo potrebbe slittare. Chiederemo alla nuova Commissione europea di inserire anche i biocarburanti in tassonomia”.
“Sistema Auto” e transizione: l’Unione fa la forza
Un talk show, articolato in due dibattiti moderati dai giornalisti Pierluigi Bonora e Luca Talotta, si è soffermato sugli ultimi sviluppi del dibattito relativo allo stop dei motori endotermici al 2035.
Il primo intervento è stato di Pier Luigi Del Viscovo, Fondatore e Direttore del Centro Studi Fleet&Mobility: “Secondo l’Europarlamento i problemi relativi alle emissioni di CO2 e polveri sottili sono già risolti e questo rende il dibattitto sul passaggio all’elettrico di oggi senza senso. La tecnologia muore solo quando è soppiantata da una migliore e questo non avviene certo con la vettura elettrica. L’auto deve essere al nostro servizio e non viceversa”.
Simonpaolo Buongiardino, Presidente di Federmotorizzazione: “Tutti hanno accettato supinamente il diktat europeo e anche l’industria automotive che avrebbe potuto obiettare, senza pensare adeguatamente alle conseguenze. La produzione auto si è ridotta e i margini sono cresciuti, i segmenti più bassi presentano sempre meno modelli”.
Toni Purcaro, Chairman DEKRA Italia, Executive Vice President DEKRA Group – Head of Region CEEME: “Lo sviluppo delle tecnologie in ambito mobilità è decisamente aumentato, ci sono veicoli già in fase 4 di guida autonoma, ma mancano gli standard di sicurezza. Sull’elettrico il tema non è essere pro o contro, non vanno demonizzati i veicoli endotermici, creando ulteriori problemi all’industria automobilistica con una serie di vincoli”.
Paola Carrea, Direttore Generale UnipolTech, ha sottolineato: “Attraverso le scatole telematiche a bordo delle auto (abbiamo 4 milioni di clienti in tutta Italia) è possibile recuperare dati interessanti anche sulle emissioni effettive, verificando i chilometri percorsi, i percorsi (urbani/extraurbani) e gli stili di guida. Abbiamo verificato che, se ben guidata, una vettura Euro 4 può emettere decisamente meno di una vettura di ultima generazione”.
Parola poi ad Andrea Arzà, Presidente Federchimica-Assogasliquidi: “In Italia le scelte dei consumatori ci premiano, anche grazie alla convenienza economica. Qui abbiamo una cultura industriale che costituisce un punto di forza per il nostro settore. Il bando europeo ai motori termici ignora troppi elementi, in primis il ciclo di vita complessivo delle auto. In Paesi come la Francia il mercato dell’elettrico funziona perché sono presenti centri nucleari. Altri, come Norvegia e Danimarca sono territori privi di brand automobilistici”.
Ha chiuso il talk Alessio Torelli, Chairman & Managing Director di Greenture S.p.A.: “L’idrogeno è uno dei vettori della decarbonizzazzione. Una tecnologia ancora non pronta per essere assorbita dal tessuto industriale a causa di diverse limitazioni, su tutti i costi di produzione decisamente elevati e l’assenza di una rete di distribuzione. I tempi non sono maturi, ma lo saranno in futuri grazie alla ricerca”.
Sul tema della transizione si è poi espresso Giuseppe Bitti, Managing Director & COO di Kia Italia s.r.l.: “Abbiamo un programma di elettrificazione molto importante. L’auto è diventata più cara anche a causa degli adempimenti richiesti alle Case automobilistiche in termini di riduzioni delle emissioni. Le Case sono state spinte a questa transizione anche con la previsione di multe. Un tema rilevante resta il costo delle ricariche, che rende meno conveniente il confronto con l’auto tradizionale”.
Marco Do, Direttore Comunicazione e Relazioni Esterne Michelin Italia: “Nella filiera l’unione fa la forza per forza. L’auto elettrica cambia la dinamica dei veicoli e nuove caratteristiche richiedono nuova tipologia di pneumatici. Si apre un nuovo mercato cui dare risposte adeguate”.
Giulio Lancellotti, Managing Director Global Software and Services Bosch: “Il momento è abbastanza entropico per il mercato automotive. Software ed elettrificazione stanno cambiando a una velocità più rapida quanto fossimo abituati in passato il modo in cui i costruttori concepiscono la vettura. Siamo per la neutralità tecnologica e in quanto tale abbiamo ampliato l’offerta all’elettrica”.
Sulle possibilità aperte dall’elettrico si è soffermato Fabio Pressi, Presidente e Amministratore Delegato di A2A E-Mobility: “La colonnina mette insieme l’auto e la rete elettrica. Bisogna ragionare in ottica di ecosistema. La decarbonizzazione passa dall’elettrico ed è questa la direzione in cui procedere. Milano in 2 anni avrà 4mila punti di ricarica pubblici, stalli dedicati alle auto endotermiche e alle elettriche. Una vera e propria rete diffusa”.
Spazio poi a Claudio Zirilli, Responsabile Leasing e Noleggio di Banca Ifis: “Siamo stati i primi licenziatari di Tesla in Italia. Ci abbiamo creduto prima che si parlasse di transizione ecologica. Ci scontriamo oggi con una realtà complessa che nel nostro Paese vede ancora percentuali decisamente basse. Riscontriamo oggi nei consumatori molto senso di attesa. L’ostilità sull’elettrico ha anche una base culturale”.
Marco Mannocchi, Responsabile delle Relazioni Istituzionali per il Sud Europa di Neste: “La percentuale del 30,7% è l’obiettivo che il Governo prevede come obiettivo di energie rinnovabili entro il 2030, oggi siamo al 10%. Il Governo stima si possano usare varie tecnologie, con un mix di 6,6 milioni circolanti di veicoli elettrici o elettrificati. Nei prossimi 5 anni e mezzo dobbiamo decuplicare le vendite di auto elettriche. Ma il settore dei trasporti deve fare di più. Gli altri 30 milioni di veicoli convenzionali circolanti dovranno essere decarbonizzati, dovranno essere alimentati con carburanti di nuova generazione per raggiungere gli obiettivi”.