Sia gli aspiranti ingegneri che gli aspiranti economisti di tutto il mondo sognano di andare a lavorare da Google, con un podio per la facoltà di ingegneria completato da Microsoft e Apple, mentre per quella di economia c’è anche Goldman Sachs, oltre alla onnipresente Apple. Ma c’è anche tanta automotive tra i sogni degli studenti di tutto il mondo, secondo il World’s Most Attractive Employers Survey (WMAE) di Universum, l’indagine annuale che monitora le ambizioni di impiego di studenti universitari di diverse facoltà, in primis quella di ingegneria e IT e di Economia, con l’ultima edizione chiusa nello scorso maggio sentendo ben 294.663 studenti di 1750 università dei paesi con le 12 economie più sviluppate al mondo, ovvero Brasile, Canada, Cina, Corea del Sud, Francia, Germania, Giappone, India, Italia, Regno Unito, Russia e Stati Uniti.
BMW nella Top ten dei sogni degli ingegneri di tutto il mondo
Nel business ed economia oltre alle prime tre, vi è un trionfo della banche d’affari e delle società di consulenza, anche se nella top ten vi è presente anche Microsoft al settimo posto e L’Oréal all’ottavo. Al contrario nelle facoltà scientifiche dietro ai big tecnologici ecco General Electric (GE) e, BMW nella top ten al quinto posto, seguita da altre aziende tech, quali Intel, Siemens, Sony e Samsung, al primo posto per…gli aspiranti economisti tedeschi.
Tra le altre aziende presenti anche Tesla, l’azienda numero uno dove lavorare per gli olandesi che studiano materie scientifiche e al secondo posto per gli americani (a parte i rivenditori Olanda e Stati Uniti sono gli unici due paesi dove si producono e o si assemblano le Tesla, ndr), con Audi prima in Germania per gli ingegneri, mentre Ford sale al 12esimo posto negli Stati Uniti, e al 42esimo in totale, facendo dire a Peter Godsell, vicepresidente Human Resources, Ford Europa, Medio Oriente a Africa: “rendere Ford un ambiente di lavoro sempre migliore, rappresenta, per noi, un impegno costante. Anche le competenze di cui abbiamo bisogno, sono in continua evoluzione. Questo risultato, dimostra che stiamo percorrendo la strada giusta per attrarre i talenti di cui necessitiamo”.
“Rientrare all’interno di questa classifica descrive appieno quanto positivamente sia percepita una realtà aziendale a livello globale, quanto sia in grado di attrarre a sé i talenti più interessanti e la capacità, ovviamente, di consolidarne la presenza in azienda. Quest’anno abbiamo notato la presenza di diverse aziende appartenenti a nuovi settori, come l’e-commerce, mentre settori più consolidati, come l’industria energetica, hanno perso appeal” ha detto Petter Nylander, Global ceo, Universum Group.