Barcellona accoglie casa seat

Barcellona accoglie Casa Seat

Barcellona accoglie Casa Seat. La capitale della vivace Catalogna si mette in evidenza per attrarre poli d’innovazione, come ha già realizzato la compagnia aerea Vueling con il suo Agile Development Centre.

Infatti, è pronta ad aprire le porte Casa Seat, spazio multidisciplinare che racconterà la storia della casa automobilistica nata 70 anni fa in questa terra, animata da una decisa tensione creativa. Non a caso è anche il quinto hub europeo per le startup innovative.

L’apertura è prevista per il primo trimestre del 2020 all’angolo tra Paseo de Gracia e Avenida Diagonal. Casa Seat vi sviluppa su 2.600 m2 distribuiti su quattro piani.

Il nome trae ispirazione da luoghi emblematici della città. Ad esempio Casa Batlló, Casa Milà o Casa Fuster, tutte nelle vicinanze del nuovo spazio del marchio.

Spiega il presidente di Seat, Luca de Meo: «Barcellona è la casa di Seat dalla sua fondazione nel 1950 e con Casa Seat vogliamo rendere tributo alla città. Sarà una casa per tutti i local e i fan del marchio, dove scoprire la mobilità del futuro, e un punto di incontro nell’agenda culturale della città. L’apertura del 2020 sarà uno dei momenti speciali dell’anno del 70° anniversario».

A Casa Seat si parlerà di sostenibilità e di mobilità del futuro, di design, di tecnologia.

«Sarà uno spazio in cui confluiscono le nuove tendenze e i talenti di Barcellona, un place to be per la ristorazione, per lavoro, per dibattiti», si legge in una nota.

Barcellona accoglie Casa Seat: lo spazio della mobilità del futuro

Infatti, ci sarà anche un auditorium per ospitare concerti ed esposizioni. Non mancherà un pop up store per il merchandising firmato dalla casa di Martorell.

Per scoprire l’agenda è già attivo un sito a questo indirizzo.

Il direttore del polo culturale è Gabriele Palma: «In questo luogo emblematico, dove connettere tecnologia e cultura urbana, inviteremo comunità creative e imprenditoriali per generare uno scambio di idee e promuovere progetti. Vogliamo co-creare tutti insieme la mobilità del domani».

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