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Automotive Business Summit 2023: la transizione italiana e le flotte

Ancora dibattiti sulla transizione per il mondo auto, dove contano ma non bastano gli incentivi mentre si parla (troppo) della Cina

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Ennesimo evento che parla della transizione “forzata” per il mondo auto, le flotte e, ovviamente di Cina vista come nemica, ma non solo. I temi, usciti anche al recente Automotive Business Summit, sono noti a chi ci legge ma noi rimarchiamo quelli davvero rilevanti, non solo da titolo e post su social.

Allora ecco un dato di valore, non il solito commento sul prezzo notoriamente alto, delle elettriche: è quel crescere dei servizi digitali legati alla mobilità, come anticipa Accenture “una crescita esponenziale” che speriamo tocchi anche attori italiani.

Certo, vedremo come saranno spesi i milioni, o meglio i miliardi del “Piano Auto” che potranno essere per incentivi anche alle auto aziendali, perché no (e la fiscalità è al centro). O solo per quelle green nella produzione, non solo su emissioni da libretto (a Zero con un elettrico).

Intanto, mentre molti sbagliano a dare per ferma la rivoluzione elettrica, a dire che la transizione è solo delle flotte, alcuni devono ricordare come ci hanno investito, vedi Stellantis o i tedeschi, mentre altri lasciano ancora aperte tutte le porte di motorizzazione, vedi Toyota. Un segno buono dovrebbe arrivare da chi gestisce il flusso di energia elettrica e potrà interagire con le auto, in una rete virtuosa, ma per ora l’Italia gioisce dal mondo Pirelli degli pneumatici, che non solo contano di più nelle elettriche, ma diventano importanti per la sicurezza.

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