Lo abbiamo dettagliato e in parte commentato, il nuovo approccio fiscale per i fringe benefit che tocca le auto aziendali. Andiamo ora a vedere nel concreto le ipotesi di cosa potrà accadere, al settore delle flotte che tanto ha impattato sulle nuove immatricolazioni di auto negli ultimi anni e, quindi, anche sul circolante italiano oltre che sul mercato dell’usato.
Nuove regole e tendenze politiche sembrano voler elettrificare le company car. Vista la penalizzazione dei veicoli termici e le indiscrezioni da Bruxelles, di cui abbiamo scritto separatamente.
Le stime parlando di oltre 1.000 euro in più per auto aziendale termica/ibrida, ma oltre 600 euro in meno per una elettrica, Bev. Circa 200 in meno per le ibrida plug-in. L’ipotesi è che crescano di certo le ultime tipologie, ma qualcuno potrà anche rimandare la sostituzione dell’auto aziendale. Secondo Aniasa circa 80.000 casi, di ritardo sostituzione vettura, prolungando la scadenza.
Se finora le flotte hanno privilegiato auto ibride plug-in per i dirigenti, che non sempre hanno apprezzato o ben gestito, ora si presume che le plug-in potranno crescere, anche per via delle migliori autonomie Ev.
Nel frattempo, le politiche ambientali delle imprese potrebbero variare, rispetto a quanto previsto solo pochi anni orsono.