Auto ibride ed elettriche tra presente, futuro, infinito: questa la riflessione con le case automobilistiche all’interno di MissionForum, nel dibattito condotto da Maurizio Bertera, giornalista de la Gazzetta dello Sport e de Il Corriere della Sera.
Il tema non poteva che essere quello delle propulsioni, che un tempo si dicevano ‘alternative’, ma fungono ormai da contraltare a diesel e benzina. Con una crescita lenta, lentissima in Italia, ma inarrestabile.
Auto ibride ed elettriche, qual è il problema?
Il vero problema? La scelta, come ha spiegato Umberto Zapelloni, grande firma dell’automotive e autore del volume ‘Come scegliere la tua nuova auto’.
“Ho deciso di condensare in 100 domande e 100 risposte tutti i ragionamenti che si fanno su questo argomento, pieni di errori e luoghi comuni – ha detto il giornalista – il futuro della mobilità comincia adesso, anzi è già cominciato. Stiamo entrando in un nuovo mondo dove saremo spettatori della più grande rivoluzione vista dopo il passaggio dalle carrozze trainate dai cavalli ai motori. E dove chi abita in città avrà comunque esigenze diverse da chi guida solo in provincia”.
Auto ibride ed elettriche, gli uomini cambiano
A portare un importante contributo al dibattito due specialisti come Luca Contartese, Fleet Key Account Manager di Kia Motors Company Italy, e Alessandro Grosso, Head of Fleet & Business Sales Emea di FCA Fiat Chrysler Automobiles.
“Kia Motors ha sempre guardato con estrema attenzione al nuovo mondo, proponendo versioni ibride di tanti modelli e auto elettriche come la Soul – ha dichiarato Contartese –, il nostro obiettivo è dare all’acquirente tutte le possibilità di propulsione per ogni auto, come la Niro. Sicuramente è una scelta impegnativa che si scontra non poco con i luoghi comuni degli italiani, a partire dall’autonomia che ha raggiunto livelli notevoli, ma non soddisfa gran parte dell’utenza. Dimenticando che oggi in città non si va oltre percorrenze quotidiane di 15-16 km di media”.
A differenza di Kia, FCA si è sempre tenuta alla larga da ibrido ed elettrico, per una precisa volontà di Sergio Marchionne. Ma i tempi e gli uomini cambiano ed ecco che nel primo semestre 2020, debutterà la Renegade plug-in.
“C’è molta attesa, non si può negare – ha raccontato Grosso – ed è l’inizio di una strategia interessante per il nostro gruppo, leader sul mercato italiano. I numeri in generale restano a quote basse. ma è evidente che bisogna esserci. Di sicuro, il freno maggiore per le auto elettriche è dato dalle infrastrutture e dal prezzo perché gli italiani non si sentono attratti dal salto tra la vecchia auto e un modello diverso dal loro. Non dimentichiamo il problema del parco auto più vecchio in Europa, che resta legato a benzina e soprattutto diesel, su cui sono state dette tante inesattezze con gravi danni per il mercato”.
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Auto ibride ed elettriche: conclusioni
La morale? “L’auto del futuro sarà pulita, condivisa e connessa. Poi, un giorno, diventerà anche autonoma. Lo dicono praticamente in coro tutti i costruttori con una visione decisamente univoca di quello che verrà”, conclude Zapelloni.
Siamo perfettamente d’accordo con lui, resta sempre il dubbio sui tempi entro i quali ciò avverrà.
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