Novità nel campo delle auto elettriche: la XAM 2.0, prototipo creato da una spin off del Politecnico di Torino, si è aggiudicata il Premio Sviluppo Sostenibile in occasione della fiera Ecomondo tenutasi a Rimini dal 3 al 6 novembre.
La nuova frontiera delle vetture a emissioni zero ora punta a incrementare l’autonomia di viaggio, in modo da rendere più competitive le auto a batteria. Ed è proprio questo elemento che ha portato alla premiazione della XAM 2.0, una 2 posti da 410 chili, 2,8 m di lunghezza e 80 km/h di velocità massima in grado di viaggiare fino a 400 km grazie all’ausilio di un piccolo motore a combustione interna che ricarica il motore durante la marcia.
Costruita dalla BeonD, una startup operante nel settore automotive presso I3P del Politecnico (l’incubatore di imprese innovative), l’auto dispone principalmente di un propulsore elettrico ricaricabile dalla rete in 6 ore in grado di viaggiare silenziosamente per circa 70 km. Perfetto quindi per una mobilità urbana, per la quale è stato progettato.
La grande innovazione di questa piccola vettura sta nella dotazione di un “range extender“, un motore che con 10 litri di benzina è in grado di alimentare un generatore elettrico che ricarica il propulsore permettendo un’autonomia molto interessante, che permette pertanto un utilizzo anche su percorsi extraurbani.
“Si tratta di un progetto fortemente innovativo che si inserisce in un territorio storicamente legato all’automotive e che oggi guarda con molta attenzione alle nuove forme della mobilità” ha evidenziato Marco Cantamessa, presidente di I3P. “Intorno a BeonD si è già creata una filiera di 20 imprese piemontesi pronte a investire su XAM 2.0”.
La XAM 2.0, pertanto, rappresenta solo un punto di partenza per poter poi realizzare un prodotto vero e proprio da commercializzare in futuro. E proprio per questo, nel giro di 5 anni BeonD conta di assumere più di 10 ingegneri ad alto proflo professionale per poter portare a termine l’operazione auto elettrica.
I3P è uno dei maggiori incubatori a livello europeo, che lo scorso anno si è classificato al 5° posto in Europa e al 15° al mondo nella classifica UBI Index (University Business Incubator), che include gli incubatori di aziende situati presso le università. L’indice ha preso in esame 300 incubatori di 67 paesi, valutandone l’attrattività e la creazione di valore per l’ecosistema e per i clienti. Fino a oggi, I3P ha avviato 182 start up in diversi settori ingegneristici.