Dal 2020 in poi diventerà più economico guidare un’auto elettrica piuttosto di una con motore a scoppio. Questo almeno si legge in un rapporto presentato dalla società di analisi Bloomberg New Energy Finance (Bnef). Naturalmente tutto dipenderà dai costi delle tecnologie energetiche, e dal prezzo del petrolio. Una previsione che l’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (Opec), che di prezzo di petrolio se ne intende, confuta, sottolineando come senza una innovazione tecnologica, le auto elettriche “non dovrebbero guadagnare una importante fetta di mercato nel futuro prossimo”.
Tra vent’anni, ovvero entro il 2040, l’analisi Bnef prevede che da meno dell’un percento del mercato mondiale delle auto, le elettriche diventeranno almeno il 35% del parco auto mondiale, grazie principalmente alla velocità con cui il costo delle batterie agli ioni di litio si sta abbassando: dal 2010 è sceso del 65 per cento, arrivando a 350 dollari per kilowatt-ora nel 2015. Un costo che potrebbe scendere già l’anno prossimo a 230 euro per kilowatt-ora che entro il 2030 scenderà a 120 dollari. Ma già a 150 dollari per kilowatt-ora, soglia che si dovrebbe raggiungere già nel 2020, le vetture elettriche diventeranno come detto concorrenziali con quelle con motore a scoppio entro sei anni.
Solo nel 2015 le vendite di auto elettriche sono aumentate del 60 percento e la velocità con cui le tecnologie della mobilità elettrica spingono già quest’anno a nuovi record di vendita. E sono in arrivo le elettriche popolari… (leggi gli articoli sulla Bolt, sulla Ioniq o, naturalmente, sulla Prius, ad oggi ibrida, o sulla nuova Tesla Model 3)
