Nuovo record per la rete di ricarica dei veicoli elettrici in Italia. Nel primo trimestre dell’anno, infatti, sono stati installati 4.401 nuovi punti di ricarica a uso pubblico, che portano il totale nazionale a quota 41.173 punti. Le auto elettriche trovano sempre più colonnine nel 2023, anche nel Bel Paese. Evidente il gap con solo due anni orsono, nel 2021.
Auto elettriche e colonnine nel 2023
Per dare un’idea del tasso di crescita, nel periodo gennaio-marzo 2023 sono stati posati in media circa 340 nuovi punti di ricarica a settimana. Un valore mai toccato prima. Che ha contribuito a far raggiungere i 13.316 punti di ricarica installati negli ultimi 12 mesi (+47,8%). Nell’arco di due anni esatti i punti di ricarica in Italia sono praticamente raddoppiati: da 20.757 a 41.173.
Colonnine auto elettriche al Sud
Analizzando la distribuzione delle infrastrutture si osserva un leggero recupero al Sud e nelle Isole. Ora al 21% del totale, che guadagnano un punto percentuale di quota rispetto al Nord (57% del totale) e si avvicinano al livello del Centro (22%).
Regione con più colonnine
La Lombardia si conferma la Regione con più punti di ricarica (6.661), davanti al terzetto costituito da Piemonte (4.215), Veneto (4.169) e Lazio (4.032). Chiude la top 5 l’Emilia-Romagna (3.732), con la Campania che dal canto suo si guadagna una menzione speciale per il balzo in avanti più marcato: da inizio anno i punti di ricarica nella Regione sono passati da 1.184 a 2.145 (+81%).
Immatricolazioni Bev
A marzo, intanto, le immatricolazioni di auto elettriche ritrovano il segno positivo con un progresso dell’82% a 8.170 unità. Torna a salire anche la quota di mercato delle vetture full electric: 4,8% a marzo 2023 (dal 3,7% dello stesso mese del 2022) e 3,8% nel Q1 2023 (dal 3,3% del periodo gennaio-marzo 2022).
“Il nuovo record di crescita dei punti di ricarica è un segnale molto importante e i dati di mercato evidenziano una crescente propensione degli automobilisti verso l’elettrico”, osserva il segretario generale di Motus-E, Francesco Naso, “purtroppo siamo ancora lontani dai livelli di market share di Paesi come Francia e Germania, già nell’ordine del 14-15%, ma i numeri dimostrano che le immatricolazioni di BEV potrebbero crescere ancora molto con una razionalizzazione delle risorse già stanziate per stimolare la domanda. Penso agli incentivi ai privati, ma anche alle flotte”.
“Sviluppare l’elettrificazione in questo canale di mercato, con un’incentivazione più incisiva o una politica fiscale mirata, può fare la differenza”, conclude Naso, “lavorare con attenzione su questo fronte consentirebbe all’Italia di assottigliare la distanza dagli altri big Ue e di raggiungere una quota di mercato per le auto elettriche intorno al 6,5%. Senza dimenticare che le flotte aziendali di oggi sono il cuore del mercato dell’usato elettrico di domani”.