Il tema delle auto connesse e dell’utilizzo dei dati per efficientare la gestione è centrale nel fleet management. Secondo alcuni studi i driver sono favorevoli a guidare veicoli dotati di telematica al fine di tracciare abitudini e stato del mezzo puntualmente, aspetto quest’ultimo prioritario per le aziende.
Qui un utile approfondimento di Bain & co. sull’argomento.
Auto connesse per un ecosistema globale
Oggi che l’innovazione tecnologica raggiunge fasce sempre più ampie di consumatori e il terreno è fertile per estendere i vantaggi delle auto connesse all’universo b2c, FCA si muove per creare un “ecosistema” globale per veicoli collegati tra loro. L’annuncio dello scorso aprile riguarda una piattaforma “che oltre ad offrire un ambiente tecnico ideale per i veicoli elettrici, supporterà anche la gamma di servizi per la mobilità di FCA – spiega una nota -, fra cui le opzioni di tariffe al chilometraggio, polizze assicurative basate sull’utilizzo effettivo del veicolo, noleggio auto a breve, medio e lungo termine e soluzioni di car sharing peer-to-peer”.
FCA si accorda con LexisNexis
Questa iniziativa viene rafforzata dalla collaborazione appena annunciata tra FCA e LexisNexis Risk Solutions, azienda statunitense (di Atlanta) che si occupa di analisi di big data nel campo assicurativo e riduzione dei rischi per imprese ed enti governativi. In pratica, la partnership, in via di formalizzazione, riguarderà i veicoli connessi del costruttore italo-americano circolanti in Europa. I proprietari che lo consentiranno potranno ricevere proposte di servizi assicurativi “personalizzati e vantaggiosi, basati sia sullo stile di guida sia sui sistemi di sicurezza installati a bordo”.
Sarà LexisNexis Risk Solutions a fornire alle società di assicurazioni la tecnologia telematica per analizzare.
Auto connesse, come avviene?
FCA fa sapere che dal 2020, in seguito al consenso dei proprietari dell’auto, i dati telematici dei clienti e quelli relativi ai veicoli connessi potranno essere condivisi con la società americana e con le assicurazioni. Le polizze costruite in base a tali analisi potranno essere commercializzate dalle compagnie che fanno parte della piattaforma paneuropea. Quest’ultima si chiama “Pan-European Insurance Panel” e centralizza i dati relativi alla guida e ai veicoli, forniti dalle case automobilistiche e dalle assicurazioni stesse, aderenti a loro volta a LexisNexis Telematics Exchange.
“I dati analizzati, utilizzati nel rispetto delle normative sulla privacy e con il consenso dei clienti al trattamento dei propri dati personali, permetteranno di avere una visione del rischio, del comportamento del conducente e del veicolo”, spiega FCA.
Secondo Paul Stacy, automotive development director di LexisNexis Risk Solutions, “”l’interesse dei consumatori nel prestare il proprio consenso a condividere i dati è destinato a crescere perché avranno la possibilità di accedere a particolari servizi, e FCA è strutturata per soddisfare le esigenze di questa clientela evoluta”.
“FCA assumerà un ruolo di primaria importanza nel settore automotive proponendo ai propri clienti servizi per auto connesse e utilizzando i dati al fine di ridurre il costo complessivo di proprietà”, conclude il manager.
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