auto a noleggio rubate

Targa Telematics: recuperato più del 90% dei veicoli a noleggio rubati  

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Nei primi 9 mesi del 2020 Targa Telematics ha saputo recuperare più del 90% dei veicoli a noleggio a breve termine rubati. Il merito è della nuova versione di Stolen vehicle recovery (Svr), tecnologia che permette ai player di autonoleggio di minimizzare i danni causati dai furti. Così come di salvaguardare al meglio lo stato dei mezzi e di controllare con particolare efficacia l’intera flotta, preservandone il valore.

Targa Telematics utilizza una tecnologia proprietaria

Di cosa si tratta? Nello specifico, il sistema si basa su tecnologie IoT, machine learning e intelligenza artificiale. Un servizio che mette a disposizione dei clienti le centrali operative che analizzano h24, in tempo reale, i dati dei veicoli e le aree di rischio, lavorando con Forze dell’ordine per il recupero dei mezzi.

La società di telematica nell’automotive realizza anche soluzioni nel campo della smart mobility e delle piattaforme IoT per gli operatori di mobilità. Ad oggi analizza oltre mezzo milione di asset connessi, processando dati giornalieri pari a 24 terabyte.

«Siamo particolarmente orgogliosi dei risultati raggiunti dalle nostre tecnologie di asset management – ha dichiarato Pasquale Zanfini, head of operations di Targa Telematics -. Sono il frutto del costante lavoro volto a perfezionare i nostri algoritmi e le soluzioni che saranno sempre più il cuore della mobilità in un mondo digitale in continua espansione. Tale comparto sta attraversando un periodo storico di grande evoluzione e sono tante le trasformazioni che avranno un impatto sul settore. Grazie alla nostra tecnologia proprietaria, abbiamo raggiunto un posizionamento distintivo nel mercato e possiamo guidare i clienti nel loro percorso di trasformazione digitale».

Auto a noleggio rubate, la ripresa da giugno

Secondo i dati del report di Targa Telematics, il numero di furti legato a noleggi a breve e a lungo termine nel periodo di lockdown (marzo-aprile) è sceso del 65% rispetto al 2019. Da giugno ad ogni modo si è evidenziata una ripresa del fenomeno. Nei primi nove mesi del 2020 la riduzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente è del 30%.

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