Aufinity, Trasformare le procedure di pagamento dei dealer auto

Aufinity arriva in Italia per trasformare le procedure di pagamento dei rivenditori auto, intervista a Paolo Procacci

Aufinity, fintech tedesca leader nella gestione dei pagamenti digitali per l’automotive, arriva in Italia con l’intenzione di trasformare le procedure di pagamento per i rivenditori auto, spesso ancora legati a processi manuali e strumenti tradizionali. A chiarire posizionamento e target della società, in Italia, è Paolo Procacci, Country Manager Italy di Aufinity.

Quali sono i vostri principali target di riferimento in Italia e quali in dettaglio i servizi, per dealer e driver?

«Con le nostre soluzioni di gestione dei pagamenti ci rivolgiamo principalmente ai gruppi di concessionarie multi-sede in Italia, realtà complesse che richiedono servizi scalabili, integrabili e ad altro contenuto tecnologico. I nostri interlocutori chiave sono i decision maker con responsabilità diretta sull’ottimizzazione dei processi e dei costi e sulla customer journey: parliamo quindi di CFO, CEO e CTO, figure sempre più orientate alla digitalizzazione dell’intera filiera del servizio. Il nostro focus è duplice: semplificare la gestione dei pagamenti e migliorare l’efficienza operativa, sia nell’area Vendita che nel Service. La nostra piattaforma consente ai concessionari di gestire in modo completamente digitale e tracciabile tutti i flussi di pagamento, sia legati alla vendita di veicoli che ai servizi post-vendita, garantendo sicurezza e controllo. È progettata per integrarsi facilmente con i principali DMS e software gestionali già in uso, semplificando concretamente il lavoro quotidiano degli operatori. Inoltre, permette di offrire ai clienti finali una gamma completa di metodi di pagamento, sia online che in showroom, rispondendo così alle nuove aspettative in termini di flessibilità e semplicità. Il risultato è un’esperienza d’acquisto più personalizzata, che aiuta i dealer a distinguersi sul mercato anche per qualità del servizio e attenzione al cliente. Per il driver – che sia cliente privato o aziendale – questo si traduce in transazioni più semplici, rapide e trasparenti, gestibili anche a distanza, in linea con le abitudini digitali già consolidate in altri settori».

Quali sono le principali aree di investimento su cui Aufinity si concentrerà per migliorare l’adozione delle sue soluzioni digitali nel settore automotive?

«Stiamo investendo – e continueremo a farlo – in quattro aree strategiche che riteniamo fondamentali per lo sviluppo del nostro servizio. La prima riguarda l’integrazione nativa con i gestionali più utilizzati dalle concessionarie, con l’obiettivo di semplificare il lavoro quotidiano dello staff e velocizzare i flussi amministrativi. Stiamo anche ampliando la nostra offerta di metodi di pagamento, puntando su soluzioni sempre più flessibili, sicure e allineate alle nuove abitudini dei consumatori. Allo stesso tempo, lavoriamo costantemente sull’evoluzione della piattaforma, con grande attenzione all’interfaccia utente e all’esperienza d’uso, per garantire uno strumento intuitivo, personalizzabile e facilmente integrabile.

Aufinity

Un altro pilastro fondamentale è la sicurezza: stiamo rafforzando ulteriormente i nostri standard per garantire la massima protezione dei dati e delle transazioni, nel pieno rispetto delle normative europee e delle best practice internazionali. infine, la nostra presenza in Italia è in continua espansione. Per rispondere in modo ancora più efficace alle esigenze dei clienti, stiamo ampliando il team e prevediamo l’apertura di nuovi uffici sul territorio, con l’obiettivo di essere sempre più vicini ai dealer e ai partner locali».

Quale il consiglio per i dealer italiani rispetto alle esperienze estere dell’azienda, se ce ne sono?

«Aufinity è una realtà solida, con radici in Germania e una forte espansione in Europa. Il team che opera oggi in Italia porta con sé una consolidata esperienza nel settore fintech, con una conoscenza approfondita di quello automotive e delle dinamiche finanziarie che lo attraversano, gestendo ogni giorno migliaia di transazioni.

Il nostro consiglio ai dealer italiani è di superare la logica del “abbiamo sempre fatto così”. In mercati più maturi dal punto di vista digitale, la gestione dei pagamenti è già evoluta: si adottano strumenti digitali integrati, si automatizza la riconciliazione contabile, si riducono i tempi di incasso, e si offrono al cliente finale esperienze di pagamento fluide, anche nei servizi post-vendita.

In Italia, il contesto sta cambiando rapidamente. Secondo l’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano, nel 2024 i pagamenti digitali in Italia hanno superato il contante raggiunto i 481 miliardi di euro, con una crescita del 8,5% rispetto all’anno precedente. Gli italiani ormai pagano con smartphone, smartwatch e da remoto, acquistano online anche beni ad alto valore e si aspettano esperienze rapide, comode, tracciabili. In questo scenario, il timore che i clienti “non siano pronti” semplicemente non ha più ragione di esistere. Sono già pronti, lo fanno ogni giorno. Il vero rischio oggi è che sia il dealer a non esserlo, offrendo un’esperienza percepita come obsoleta rispetto agli standard digitali attesi».

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