Di recente la nuova Audi Q6 e-tron ha impressionato positivamente, durante i primi test su strada, per la dinamica di guida e non solo.
Per chiarire alcuni aspetti “fleet” del modello elettrico che non solo è finalista a MFABest, ma apre un nuovo filone prestazionale, grazie alla piattaforma PPE tedesca, abbiamo intervistato direttamente Vincenzo Vavalà, Direttore Vendite Audi Italia.
Quali sono gli elementi forti e innovativi, della nuova BEV Audi, interessanti per i Fleet manager?
Senza dubbio autonomia e ricarica best in class. Grazie alla piattaforma nativa elettrica PPE – portata al debutto proprio da Audi Q6 e-tron – l’autonomia massima raggiunge i 641 chilometri WLTP e la potenza di ricarica i 270 kW in DC, così da ripristinare sino a 260 km di range in 10 minuti.
Valori di riferimento. Non meno rilevante la digitalizzazione in abitacolo: la nuova architettura elettronica E3 1.2 prevede l’interazione tra l’intelligenza artificiale, nello specifico ChatGPT, e l’assistente vocale così come l’adozione del sistema operativo Android Automotive OS. La comunicazione tra utente e vettura diviene quanto più immediata e intuitiva possibile. Vantaggi competitivi cui si affiancano le 5 stelle Euro NCAP a certificazione della tradizionale sicurezza dei prodotti Audi.
Con novità di pianale e architettura, per la Q6 e-tron, cosa toccano con mano i driver aziendali, specialmente nella gestione ricariche, se novizi delle BEV?
Audi Q6 e-tron beneficia del network omnicomprensivo di Brand: grazie a un unico contratto è possibile fruire di oltre 650mila punti di ricarica in Europa, dei quali oltre 51 mila in Italia, con tariffe agevolate. È ad esempio possibile rifornire presso le reti HPC IONITY ed Ewiva con un risparmio prossimo al 30% rispetto alla tariffazione standard.
L’accessibilità dell’elettrico Audi è ulteriormente sottolineata dalla funzione Plug & Charge. Presso le stazioni di ricarica IONITY ed ewiva, le auto ottengono l’autorizzazione automaticamente all’inserimento del cavo di ricarica e avviano l’operazione senza bisogno di alcuna scheda o app. Il processo inizia senza ulteriori azioni e la fatturazione è altrettanto automatizzata, senza strumenti di pagamento fisici.
Per i novizi del mondo full electric, l’assicurazione sul viaggio è rappresentata dal pianificatore degli itinerari e-tron trip planner che consente di verificare istantaneamente e adattivamente quante ricariche siano necessarie per raggiungere una destinazione, interagendo con il precondizionamento della batteria in previsione del “rifornimento” HPC e scegliendo il livello di carica residuo tanto a destinazione quanto al momento del rifornimento.
Lato contenuti e servizi connessi, inclusi ma in costante evoluzione, come incidono su TCO e valore residuo di un modello tecnicamente inedito per voi?
La certezza dell’investimento è uno degli elementi chiave sui cui poggia il valore di un brand. Audi può contare su di un valore residuo di riferimento risultante non solo delle componenti tecniche di prodotto, ma anche di aspetti quali flessibilità, personalizzazione e sicurezza.
Aspetti che trovano espressione nei servizi Audi espressamente rivolti al mondo flotte quali una rete specializzata, consulenza personalizzata nella composizione delle car list aziendali e nella gestione del parco auto, fleet manager dedicati – facilitatori della transizione ecologica e dell’individuazione del corretto livello di elettrificazione – nonché la qualità ed esperienza Audi Service.
Quanto ai fattori tecnici che influiscono su TCO e VR, gli interventi manutentivi per Audi Q6 e-tron sono previsti ogni due anni, senza limiti di chilometraggio, mentre la garanzia sulla batteria è di 8 anni o 160mila chilometri con performance superiori al 70%.
Un vantaggio competitivo, quest’ultimo, che anche grazie alle prestazioni fatte registrare dal SUV compatto Audi Q4 e-tron (SoH del 96% dopo 100mila km) conferma la proporzionalità del valore residuo alla notevole maturità tecnologica raggiunta dall’elettrico Audi.
