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Finanziamenti auto (e non solo): rate e rischi da valutare

Pagare a rate sfruttando dei finanziamenti può sembrare una soluzione comoda, che permette di acquistare l’auto dei sogni o altri beni senza dover guardare il conto corrente, svuotato in un batter d’occhio.

Tuttavia, i finanziamenti e le rate nascondono più insidie di quanto sembri, e i vantaggi sono spesso solo apparenti se si guarda in dettaglio tutto, l’ammortamento e gli oneri complessivi.

Finanziamenti a rate, cosa dicono i contratti

Molti contratti di finanziamento prevedono due tassi d’interesse distinti, da pagare in momenti diversi. Il primo, per i primi 36-60 mesi, e il secondo, successivo, fino alla fine del piano.

Durante i primi anni, il calcolo degli interessi avviene secondo modalità che sono note solo all’intermediario finanziario, e in pratica, per un lungo periodo, si pagano quasi esclusivamente gli interessi. In questo periodo, però si potrebbe anche scegliere di restituire il veicolo e acquistarne uno nuovo.

Ed è qui che si nasconde la “trappola”: se il finanziamento viene estinto alla scadenza, non ci sono problemi. Ma se si decide di estinguerlo anticipatamente, si potrebbero ritrovare pagamenti più di quanto immaginato inizialmente.

Il funzionamento degli interessi è noto: essi maturano nel tempo. Quando si decide di saldare il debito prima della scadenza, quel tempo non è ancora trascorso, ma il calcolo degli interessi non sempre viene ricalcolato in modo equo. In teoria, si dovrebbe vedere una riduzione proporzionale fra capitale e interessi, ma spesso questo non avviene. Una misura completa la si ha solo leggendo le singole variazioni nel piano di ammortamento allo scadere di ogni rata, valutando importo versato in totale, evoluzione delle rate e valore rimanente. Sono questi numeri dovuti anche per le aziende, che quando finanziano devono poi dettagliare nel proprio bilancio i costi sostenuti. 

Molti clienti non sono consapevoli di tutte queste dinamiche, perché l’intermediario finanziario, spesso con astuzia, non fornisce il piano di ammortamento insieme al contratto di prestito. Così, i clienti si ritrovano sorpresi quando scoprono che il debito residuo è sorprendentemente elevato, o identico a quello iniziale.

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