La nuova Seat Ateca, lo sbarco nel mondo (dorato) dei Suv della casa spagnola, si è presentata questa sera ai media internazionali a Barcellona, dove il crossover in salsa iberica è stata “created”, come recita lo slogan che accompagna la massiccia campagna pubblicitaria che ci ha accolto sin dall’aeroporto della città catalana.
“La Ateca è il nostro terzo pilastro dopo León e Ibiza” indroduce così la conferenza stampa di presentazione del nuovo gioiello di casa Seat l’ad Luca De Meo con un messaggio registrato, che ha sottolineato i positivi dati del primo trimestre, con un risultato di 54 milioni di euro, a più 64% sullo stesso periodo 2015, e ha ribadito il lancio di un piccolo crossover nei prossimi mesi, annunciando “altre novità per il Salone di Parigi che vi stupiranno” ha detto il manager che poi ci ha raggiunto alla gran festa serale, ribadendo a noi di Missionfleet che può essere anche un buon strumento per entrare nelle flotte, dove, sottolinea, Seat è molto forte soprattutto “in Gran Bretagna e, naturalmente, in Spagna, dove siamo il costruttore di casa”.
Ateca come auto da flotta. C’è lo dice anche Gianpiero Wyhnny direttore generale Seat Italia, che si aspetta “almeno un 20% delle vendite in Italia appannaggio delle flotte”.
Intanto Seat prosegue con la sua strategia di implementazione della gamma, come ha detto Di Meo, è come ribadisce il direttore comunicazione Antonio Valdivieso: “la Ateca è il primo di 4 modelli nuovi che lanceremo nei prossimi 18 mesi. Il secondo come ha detto il nostro ad sarà un crossover di segmento B. Le altre verranno svelate in seguito…”. Valdivieso sottolinea inoltre come quest’auto, “di design e con tanta tecnologia sia 100% di Barcellona”.
Design curato da Daniel Hervas, che mette l’accento sulle linee tese, scultoree e sul forte dinamismo della Ateca, a cui fa eco Eduardo Gil Product marketing, che commenta come “l’Ateca sia un suv compatto fuori e molto grande dentro, ‘solo’ 10 cm più grande della Leon SW, la prima con tanta tecnologia in Seat”. Dal sistema Kessy al freno di stazionamento elettronico, al Portellone elettrico con apertura con il mero movimento del piede, al Gancio di traino elettrico.
Un’auto studiata per avere successo in un mercato dei suv in grande crescita come afferma Wyhinny: “il mercato per il 90% va sulle due ruote motrici, per il 7% con cambio automatico, che certamente crescerà, e con varie motorizzazioni. Noi offriamo tutto questo e puntiamo a un target di clientela ben preciso, maturo, stabile, con buona capacità di spesa, che ha avuto dei suv ma che proviene anche dal mondo delle berline e delle station wagon”, afferma il manager italo-britannico.
A Fine luglio le prime Ateca arriveranno in Italia, con un vero lancio che avverrà ” a metà di settembre con fine settimana di due porte aperte. Intanto facciamo un tour in 30″concessionarie in tutta Italia. Perché il nostro è un prodotto che riceve sempre più complimenti rispetto alla percezione iniziale”. Un po’ come i cugini di Skoda con cui la casa spagnola condivide una grande qualità costruttiva ma con ancora una percezione da parte del pubblico, e dei fleet manager, ancora un po’ diffidente. Ma che già stava cambiando con Ibiza e Leon ( e con Superb per la cugina Ceca) , e che non potrà che non accelerare con Ateca…