AsConAuto, l’Associazione dei consorzi di concessionari, ha partecipato ad Automotive Dealer Day, evento b2b che quest’anno si è svolto in modalità digitale. L’ente aggrega 25 gruppi, organizzati su base territoriale in 90 province e in 17 regioni, formati da 941 dealer attivi in 1.793 sedi operative con magazzini di ricambi, 93 marchi rappresentati e 21.754 autoriparatori.
Praticamente tutto, o quasi, il mondo dell’automotive presente in Italia. Un comparto che vale 195 miliardi di euro di giro d’affari complessivo e incide per l’11,1% sul Pil del Paese. MissionFleet ha incontrato (virtualmente) il vicepresidente Roberto Scarabel. Al quale abbiamo chiesto come gli autoriparatori vedono il settore in Italia in questo momento difficile. E come sarà il domani.
«Il futuro sarà online», esordisce. A cominciare dagli eventi: «I prossimi appuntamenti dell’Automotive Dealer Day devono avere un “doppio binario”: digitale, per chi viene da lontano. Poi in presenza, per offrire incontri vis-à-vis utili alla professione. Quest’anno il backstage è stato difficile, visto che non abbiamo fatto accordi».
La flotta AsConAuto: 349 furgoni e 40.000 km al giorno
AsConAuto ha il polso del settore auto: durante il periodo del lockdown non vi siete mai fermati. E’ corretto? «Correttissimo. Nonostante lo stop, abbiamo servito 20.000 clienti con una flotta di 349 furgoni, recapitando loro tutti i pezzi di ricambio di cui avevano bisogno e percorrendo in totale 40.000 chilometri al giorno. Certo, abbiamo lavorato meno, il giro d’affari nei primi 8 mesi del 2020 è sceso del 16,21%. E considerando che ad aprile praticamente non si sono vendute auto (-98% su aprile 2019, ndr), non possiamo che essere contenti. A questo punto pensiamo di chiudere l’anno con un calo percentuale a una sola cifra».
Leggi dell’edizione 2019 di ADD a Verona con Matteo Salvini, leader della Lega.
Il settore delle riparazioni, quindi, getta una luce di ottimismo. «Nel 2019 abbiamo avuto un giro d’affari di 97 milioni di euro. Frutto anche dell’efficiente organizzazione: i nostri mezzi, alle 6.30 del mattino sono già pronti ad attraversare l’Italia e portare pezzi di ricambio ai concessionari e ai riparatori. Tutti originali, come peraltro vogliono i nostri associati (il 90% delle transazioni, ndr)».
L’associazione punta molto sulla formazione dei propri associati, visto che la tecnologia nell’automotive cambia rapidamente.
«Vogliamo agevolare i soci più piccoli. L’obiettivo? Dare a tutti la possibilità di fornire auto sostituitive ai clienti. E in questo è già intervenuta Findomestic, che permetterà di noleggiare a canoni molto competitivi».
AsConAuto e le criticità con il noleggio a lungo termine
«Siamo nati nel 2001 e siamo cresciuti. Oggi il 70% delle concessionarie italiane è associata a noi – argomenta il presidente Fabrizio Guidi dall’Automotive Dealer Day –. La concessionaria presidia la rete e il service presidia la concessionaria. La capillarità di sul territorio è certamente uno dei punti di forza dell’attuale rete nazionale di autoriparatori (carrozzerie, elettrauto, gommisti, meccanici, officine dei dealer)».
Durante l’evento virtuale, Guidi si è soffermato sulle aziende di noleggio auto lungo termine.
«Sul rapporto con loro permangono ancora incertezze, da parte dei competitor importanti. Questo per un atteggiamento che vorrebbe saltare i concessionari nel processo, come avviene già per la vendita delle vetture». Un tema su cui si è aperta una vertenza legale presso la Comunità europea e l’Antitrust.
La tecnologia è intanto entrata nelle tasche dei clienti, prosegue il presidente.
«Nuove applicazioni sono state create come supporto all’attività quotidiana. Dopo l’app A- Dealers dedicata ai concessionari associati, è nata A-Service pe rgli autoriparatori. Si tratta di una sorta di magazzino sempre aperto, a portata di smartphone».