In una bella sera d’estate, l’accogliente dehors dell’Hotel Sheraton Diana Majestic di Milano ha dato il benvenuto a un nutrito numero di rappresentanti del settore, invitati a un appuntamento informale che si è trasformato in occasione di confronto per riflettere sulle più attuali tematiche riguardanti le flotte, grazie anche alla presenza di esperti legali e fiscali.
Come affrontare le novità fiscali
Occhi puntati in particolare, neanche a dirlo, sulla legge Fornero che, pur riguardando la disciplina del diritto del lavoro, si è abbattuta anche su altri settori, tra cui la mobilità, incidendo di conseguenza anche sulla gestione delle flotte. La riforma infatti prevede una riduzione delle deduzioni per le aziende sull’utilizzo dei veicoli.
Nel dettaglio, la deducibilità sull’auto aziendale passerà dal 90 al 70% per i veicoli concessi in uso ai dipendenti a titolo di benefit e dal 40 al 27,5% per le auto a disposizione di aziende e professionisti (esclusi agenti, rappresentanti e promotori finanziari).
La nuova normativa entrerà in vigore dal 2013 ma già in sede di acconto bisognerà tenere conto di questi minori costi deducibili. Un provvedimento che, come ha spiegato nel suo intervento il fiscalista Marco Persico, avrà delle conseguenze importanti. «Questa situazione paradossale porterà sicuramente molti a utilizzare scappatoie che renderanno la gestione ancor più complessa – ha spiegato il professionista – inoltre probabilmente si dovrà ricorrere all’utilizzo dei diversi tipi di rimborsi per massimizzare la deducibilità per le aziende tra cui il rimborso delle trasferte a piè di lista con utilizzo della propria auto».
«Un’altra novità introdotta dal governo – ha continuato Persico – è la liberalizzazione delle durate dei contratti di leasing, separando le esigenze finanziarie da quelle fiscali, poiché la deducibilità sarà commisurata ai limiti previsti dalle norme fiscali indipendentemente dal reale costo finanziario della rata».
La soluzione? Secondo l’esperto c’è ed è costituita da una maggiore pianificazione fiscale, tuttavia i Fleet Manager sembrano perplessi e soprattutto ancora disorientati davanti a un’imposizione che rischia di penalizzare ulteriormente un settore già fortemente colpito dalla crisi economica.
«In questo momento ci troviamo nella fase di scelta del fornitore che dovrà seguire il noleggio a lungo termine per la nostra azienda e sicuramente dovremo prendere in considerazione questa variabile – ha dichiarato a MissionFleet Mariano Carrese di Unicredit -. Onestamente questo provvedimento mi sembra l’ennesimo errore per non dare slancio al comparto dell’auto, dal momento che una maggiore deducibilità fiscale incentiverebbe lo sviluppo di questo mercato, mentre una fiscalità meno favorevole non potrà che avere ripercussioni negative a lungo termine, in primis il downsizing».
D’accordo anche un altro Fleet Manager: «In questo modo non si fa che colpire uno strumento di lavoro necessario. Anche se le società che si occupano di noleggio auto hanno risentito meno della crisi, certamente non è una soluzione per rilanciare il settore dell’automotive in generale».
Dunque, a detta dei gestori delle flotte, è ancora presto per parlare di strategie e di azioni specifiche da mettere a punto per rispondere ai cambiamenti nella tassazione previsti dal Governo.
«Ci stiamo organizzando – ha affermato Orietta Vonella, Fleet Manager di Siemens, che vanta una flotta composta da 1400 vetture -. Bisognerà innanzitutto capire l’impatto di questo provvedimento e in secondo luogo mettere a punto delle risposte adeguate, formulate lavorando in sinergia con i vari dipartimenti interessati, dall’ufficio acquisti all’ufficio taxi».
Una proposta in questo senso viene dallo sponsor, Rhiag, che aggiunge sul tavolo questa riflessione:
«si tratta – ha spiegato Ranieri Marchisio, Key Account Manager Flotte ed Assicurazioni – di agire indirettamente sui costi di origine non fiscale che si manifestano durante il periodo di permanenza in flotta della vettura: le manutenzioni programmate, le riparazioni, la sostituzione degli pneumatici. Tutti questi aspetti sono aggredibili attraverso la contrattazione con un fornitore nazionale (come Rhiag) di sistemi e servizi per la manutenzione del parco e sono ottimizzabili grazie all’attenzione posta sull’efficienza che questo tipo di gestione naturalmente induce».
Nuovo impulso per le “scatole nere”
Tra un cocktail rinfrescante e un piatto sfizioso, nel corso dell’happy hour si è parlato anche di un’altra importante questione che da tempo interessa il settore, quella del controllo remoto dei veicoli facenti parte delle flotte aziendali.
L’installazione della cosiddetta ‘scatola nera’ a bordo delle auto sicuramente porterebbe una lunga serie di benefici, dall’aumento della sicurezza alla riduzione delle spese dei carburanti, ma si va a scontrare con le esigenze di tutela della privacy dei dipendenti. Che fare dunque? Come ha spiegato ai presenti dall’avv. Emilio Baviera, la soluzione potrebbe essere far firmare una liberatoria ai dipendenti, attraverso la quale essi acconsentono a fornire al datore di lavoro le informazioni raccolte attraverso la scatola nera, a patto che non vengano utilizzate a fini punitivi.
Infatti con sentenza n.22611/2012, la terza sezione penale della Cassazione ha affermato che l’acquisizione del consenso dato da tutti i dipendenti ai fini del controllo a distanza, tenuto conto dell’evidente “piena consapevolezza dei lavoratori”, realizza quanto previsto dall’articolo 4 della Legge n. 300/1970 e non occorre, quindi, né il consenso sindacale, né l’approvazione della Direzione Territoriale del Lavoro. Un buon compromesso, che forse permetterebbe di gestire le flotte in modo più efficiente.
Molti i punti all’ordine del giorno per i Fleet Manager, dunque.
Con Rhiag soluzioni ‘all inclusive’ per le flotte a portata di click
Rhiag è un gruppo multinazionale specializzato nella distribuzione di ricambi per autoveicoli, veicoli industriali e commerciali, che si posiziona tra i leader in Europa nell’aftermarket indipendente, con un fatturato pari a 700 milioni di euro. Il 50% del business deriva dall’Italia dove l’azienda è presente con 17 filiali e 2 magazzini centrali e una rete di 2000 officine e carrozzerie multimarca.
In che modo Rhiag costituisce un aiuto prezioso per i Fleet Manager? L’azienda ha sviluppato una piattaforma online di preventivazione, authority e gestione amministrativa dedicata proprio al mondo delle flotte. La piattaforma Rhiag Fleet è integrata in Fleet Portal, portale di pneumatici, meccanica e carrozzeria, sviluppato in collaborazione con Pirelli, il cui scopo è aggregare fornitori di servizi a valore aggiunto per le flotte (per questo il sito ospiterà anche altri player, come Doctor Glass e Avis).
I vantaggi di scegliere Rhiag come partner sono numerosi: ad esempio si può usufruire di un servizio customizzato in base alle esigenze della flotta, accedere a una piattaforma web based dedicata alla fornitura di ricambi costosi, visionare un catalogo elettronico di ricambi grazie al quale è possibile reperire i pezzi necessari in tempi brevi.