Sulla diversità di trattamento tra le differenti modalità di noleggio delle auto introdotto dalla nuova legge di stabilità, secondo quanto emerso da indiscrezioni di stampa e a cui noi abbiamo dedicato questo articolo che ha aperto un ampio dibattito online (leggi: Il maxi ammortamento sui beni strumentali esclude le società di Nlt), ha smosso anche le associazioni di categoria come Aniasa.
In un’intervista a La Repubblica, Fabrizio Ruggiero, presidente Aniasa ha affermato che: “dopo anni che si discute, invano, di un riequilibrio del carico fiscale per il mondo dell’automotive, il maxi- ammortamento previsto dalla legge di stabilità 2016 è un primo segnale che va nella direzione giusta. Peccato però che se questo vantaggio non venisse corretto in corso d’opera, allargandolo a tutto il mercato delle quattro ruote, il rischio sarebbe quello di creare una diseguaglianza fiscale a detrimento della clientela del noleggio a lungo termine”.
In questo modo si crea una, ennesima, distorsione del mercato. “Premiando” gli operatori del settore noleggio veicoli, che ogni anno immatricolano il 20% del nuovo “targato”, ma non la clientela del noleggio costituita per lo più da imprese, molte delle quali Pmi, che già oggi devono scontare un gap fiscale, rispetto ad altre aziende europee, relativo ai costi della modalità aziendale. Allargamento dell’iniziativa che, secondo i dati del Centro studi di Aniasa, produrrebbe due possibili scenari, uno “prudenziale”,con 20mila immatricolazioni in più, il secondo, più “positivo”, con ben 47 mila nuove vetture in più, ovvero dai 5 milioni di euro ai 107 milioni di beneficio netto per l’Erario.
Secondo le stime di Aniasa il 2015 si chiuderà con 285 mila auto e 16 mila mezzi commerciali di nuova immatricolazione noleggiate a lungo termine, arrivando a 700 mila mezzi totali, ovvero un più 12% sul 2014, con un fatturato di noleggio prossimo ai 5,3 miliardi di euro.
Una posizione che, anche il direttore generale di Arval Italia, Grégoire Chové, da noi interpellato, condivide pienamente: “naturalmente siamo consci che la nuova legge è ancora in stato embrionale ma non ci va il diverso trattamento di cui siamo oggetto rispetto alle altre forme di noleggio. Perciò” sottolinea il manager francese “in concerto con Aniasa stiamo facendo una sorta di lobbying nei confronti del governo, per ottenere un trattamento paritetico rispetto a tutte le formule di noleggio. Secondo noi non andrebbe a spostare le scelte aziendali sulle auto, anche perché noi potremmo riconoscere questo bonus fiscale ai nostri clienti. Si tratta di mera equità”.