Alfa Romeo e Polizia proseguono il loro sodalizio, che da ormai 70 anni vede la prima dotare la seconda di auto di servizio. L’ultimo stock di vetture che da qui a fine anno sarà consegnato nelle mani comprende 450 Giulia con i classici colori bianco-azzurri.
Colori, questi, presenti sulle vetture del corpo fin dal 1976 anno in cui il corpo abbandonò il color grigio-verde militare che le contraddistingueva. Questo cambio di look anticipava di 5 anni la smilitarizzazione della Polizia, avvenuta nel 1981.
Le Alfa Romeo della Polizia entreranno gradualmente in servizio presso gli Uffici prevenzione generale e soccorso pubblico. In pratica: sono destinate a svolgere il servizio di volante garantendo il controllo del territorio in tutte le province italiane.
Le 450 auto che entro la fine di quest’anno arricchiranno il parco auto delle questure italiane entreranno a far parte della famiglia delle “pantere” che hanno scritto la storia della Polizia di Stato e delll’Italia.
Come da tradizione, le Giulia della nuova fornitura sono particolarmente muscolose. Sotto il cofano, infatti, hanno un propulsore 2 litri turbo da 200 CV con cambio automatico a 8 rapporti e trazione posteriore. Anche quest’ultima caratteristica è quella che ha caratterizzato molte – ma non tutte – altre vetture delle forze dell’ordine.
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Alfa Romeo e Polizia di Stato, la lista delle precedenti “pantere”
Come detto, è da oltre settant’anni che Alfa Romeo e Polizia di Stato sono partner inscindibili per garantire la sicurezza dei cittadini. I numeri non sbagliano: la prima “Pantera” è un’Alfa Romeo 1900 del 1952.
Un gioiello ingegneristico, che con i suoi oltre 100 cavalli e 180 km/h di velocità massima garantiva potenza e affidabilità per il servizio di volante come mai prima di allora.
Solo 3 anni dopo, nel 1955, il testimone del ruolo passò dalla 1900 alla scattante Giulietta T.I., prodotta nello stabilimento del Portello a Milano. E una delle prime prodotte in serie al ritmo di 200 unità al giorno.
Da qui, Alfa Romeo arrivò alla Giulia nella motorizzazione da 1600 centimetri cubi che sviluppava una potenza di 92 cavalli. Nell’inconfondibile livrea grigio-verde divenne un’icona italiana, protagonista di molti film polizieschi dell’epoca.
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Anche negli anni Sessanta le “Pantere” Alfa Romeo vennero affiancate da modelli coupé, come la 2600 Sprint carrozzata da Bertone, o furgoni come il Romeo II.
Infine, sono state Pantere della Polizia altre vetture Alfa Romeo, entrate nell’immaginario collettivo del Paese, come l’Alfetta, la Nuova Giulietta, l’Alfasud e la 33 che introdusse l’attuale colorazione bianca e azzurra.
Seguirono l’Alfa 90, l’Alfa 75, la 155, la 156 e la 159 anche in versione Sportwagon sino ad arrivare a Giulietta e all’attuale Giulia. Tutte vetture in servizio anche nell’Arma dei Carabinieri come “gazzelle”.