gomme lisce

Alert in strada: torna il “trend” delle gomme lisce

Solo un decennio fa il fenomeno degli pneumatici con battistrada sotto l’1,6 mm (o gomme lisce, quasi) coinvolgeva meno del 3% dei veicoli, oggi è risalito al 9. Una percentuale che ghiaccia prima di tutto gli addetti ai lavori: i numeri sono inaspettatamenti saliti, nonostante la sensibilizzazione aumentata sugli automobilisti, con l’etichettatura energetica nel 2012 e i sensori di pressione obbligatori dal 2014.

Il dato arriva dalla campagna Vacanze Sicure 2024, promossa dalla Polizia di Stato con il sostegno di Assogomma: anche quest’anno l’iniziativa ha impegnato su strada decine di pattuglie della Polizia Stradale nei mesi di maggio e giugno per controllare circa 10.000 auto sulle strade di Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Umbria, Sardegna e Veneto. Ecco quello che è emerso.

I risultati di Vacanze Sicure 2024

Quest’anno oltre 8 vetture su 100 sono state sanzionate. Come è noto, le gomme lisce allungano gli spazi di frenata, riducono il controllo del veicolo su strade bagnate, aumentano il rischio di aquaplaning. “Percentuali che sul parco circolante si traducono in milioni di veicoli potenzialmente pericolosi”, sottolinea Fabio Bertolotti, direttore Assogomma.

In Italia risultano immatricolate circa 41 milioni vetture. L’età media è 12 anni e 8 mesi. Il 59% dei veicoli in circolazione ha oltre 10 anni di età e quasi il 10% ha più di 30 anni.

Pneumatici: tutte le anomalie riscontrate (oltre le gomme lisce)

Ad aggiungersi alla lista delle auto che non hanno superato i controlli, rilevati non solo veicoli con gomme lisce. Altre non conformità si riferiscono a pneumatici danneggiati visibilmente, che rappresentano il 5,42% del campione, a treni di gomme non omologati (il 3,85%), non conformi (circa il 20%) ma anche non conformi e senza revisione: il 27%.

Allargando la visione all’età dei veicoli, secondo Assogomma, oltre una vettura su 5 (21,81%) con meno di 10 anni ha problemi alle gomme o non è in regola con la revisione. Nei veicoli con oltre 10 anni di età il rapporto sale a 1 su 3 (28,95%).

La manutenzione? Indispensabile per la sicurezza e per mantenere il valore dell’auto

“Risulta di scarsa utilità favorire l’acquisto di mezzi di nuova generazione se non si riesce a mantenere nel tempo i vantaggi che questi offrono – conclude Fabio Bertolotti ­-. Bisogna intervenire con provvedimenti che favoriscano la manutenzione dei veicoli: le cattive abitudini possono essere attribuite a un calo di attenzione verso la sicurezza stradale così come alla perdita di potere d’acquisto dei consumatori”.

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