Pierluigi Bonora, giornalista e promotore di #FORUMAutoMotive, provoca i rappresentanti della filiera a esprimere il proprio parere sul tema di attualità: ”La tempesta perfetta sull’automotive. Nuovo Governo subito sotto esame”.
E Roberto Scarabel, presidente di AsConAuto, esprime una sostanziale concordanza con gli altri esponenti della filiera partecipanti al confronto. Riguardo la mancanza di prodotto per la clientela e la situazione di moltissimi piazzali pieni di semilavorati, oltre alle vetture in ritardo sulla data di consegna richiesta. Una situazione di grave disagio che crea tensioni con la clientela. In questo contesto il concessionario rischia di perdere la credibilità.
Parco circolante
Il presidente Scarabel sottolinea da #FORUMAutoMotive: “Come qui ricordato già anche da Adolfo De Stefani Cosentino, presidente di Federauto, il nostro parco circolante è vecchio e va svecchiato entro il 2035, perciò andrebbe trovato un meccanismo incentivante differente.
Infatti, il nostro cliente oggi non ha capacità di spesa adeguate per affrontare l’acquisto di una vettura elettrica dal costo che supera intorno al 30% una pari vettura con motorizzazione endotermica. Di fronte a una metamorfosi così lenta su un circolante di 40.000.000 di vetture (le elettriche pure sono circa 150.000 mentre il 28,5 per cento del totale ha una classe di emissioni uguale o inferiore a Euro 3) sarebbe opportuno non focalizzarsi su un singolo tipo di prodotto perché è più pericoloso per la salute e per la sicurezza stradale mantenere un parco circolante che invecchia (oggi con età media di anni 12,2 e nel 2011 era di 8,5).
Noi facciamo la nostra parte per mantenere la sicurezza attraverso la severità della revisione e per l’uso del ricambio originale, ma questa nostra condotta nella manutenzione deve diventare una Best Practice che il cliente merita.
Per aggiornare il parco circolante si potrebbe valutare l’ipotesi di creare un meccanismo incentivante l’acquisto – analogo alla formula utilizzata nel caso del miglioramento di classe energetica per le abitazioni (nel caso specifico, per esempio il passaggio da una vettura Euro 4 a una Euro 5) – per dare la opportunità ai privati di avere accesso a un usato più recente. Infine, la possibilità di totale detrazione delle auto da parte delle partite IVA darebbe due vantaggi: una accelerazione alla transizione ecologica, offrendo vetture più giovani usate all’automobilista privato”.