A ottobre non cade il Noleggio a lungo Termine

A ottobre non cade il Noleggio a lungo Termine. Anzi

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Nel  decimo mese dell’anno, con un giorno lavorativo in più rispetto allo stesso periodo del 2016, vi è un nuovo balzo delle nuove immatricolazioni, un mese autunnale durante il quale non cade il Noleggio a lungo Termine, cresciuto invece del 20% rispetto a un più 7% del mercato, grazie soprattutto alle società captive, mentre rallenta il ricorso alla pratica delle km zero da parte delle Case costruttrici ma non da parte dei Concessionari (a più 31%). Lo dice Dataforce, che sottolinea anche come il comparto dei veicoli commerciali leggeri torni in positivo (a più 4,84%), portando il saldo annuale al pareggio, ma anche che il futuro di questo settore non vede stime positive in quanto probabilmente non verrà rinnovato il “super-ammortamento” nel 2018 (vedi i risultati di settembre cliccando qui).

A ottobre non cade il Noleggio a lungo Termine, che cresce nel mese tre volte tanto il mercato

Con 157.746 auto nuove immatricolate a ottobre 2017  contro le 147.162 dello stesso mese 2016, con un più 7,19%, il mercato delle Passenger car si avvicina a un cumulato nei primi dieci mesi dell’anno con segno più a doppia cifra, arrivando a un più 8,89%, dove non cade il Noleggio a lungo Termine, cresciuto del 20%, percentuale questa pressoché identica per l’intero anno. Tra le categorie di distributori di NLT, a ottobre gli operatori captive (quelli controllati dai Costruttori) hanno fatto un notevole balzo in avanti a più 56,67%, mentre più contenuto è stato l’incremento dei generalisti Top (comunque a più 6,65%).

Altro segmento in crescita come detto le km zero, che a ottobre hanno rappresentato la metà delle immatricolazioni in eccedenza rispetto all’ottobre precedente, mentre a livello annuo, sono state quasi 100mila  in più, con una quota sul totale salita al 17,8%, contro una media del 15,5% dello scorso anno.

In crescita del 3,94% le vendite ai privati, anche se a livello annuo si registra un modesto calo dell’1%, cioè circa 10mila targhe. Le flotte di proprietà sono invece scese a ottobre del 16,31%, mentre da gennaio a ottobre il saldo negativo è dell’8,21%. Il comparto del rent-a-car a ottobre si è infine mantenuto quasi sui livelli dello scorso anno ( ameno 4,28%), conservando il saldo positivo nel cumulato a un livello superiore a quello della media del mercato (più 15,52%).

“Questo mese i costruttori hanno rallentato la pressione sulle auto-immatricolazioni, mentre i dealer hanno continuato a targare km zero senza sosta. Fa però riflettere la crescita abnorme delle immatricolazioni delle società di noleggio lungo termine captive in questo mese, considerato che Leasys gioca la parte del leone in questo comparto. Negli ultimi due mesi dell’anno Dataforce si aspetta una corsa all’ultimo contratto con anticipo versato del 20% (più che targa) nel comparto delle auto aziendali, in particolare nel noleggio a lungo termine se, come sembra, il beneficio fiscale del super-ammortamento non verrà prorogato al 2018 per i mezzi trasporto indicati al comma 1 art. 164 del TUIR, quindi a tutti gli autoveicoli. E una conseguente flessione delle immatricolazioni nel nuovo anno a partire dal secondo trimestre, considerato che una vettura ordinata a dicembre mediamente impiega 4 mesi per essere targata e consegnata al cliente finale dal noleggiatore. Dataforce lancia un appello al Governo: sbaglia se ritiene che il mercato Automotive sia in ottima salute soltanto perché i volumi appaiono in crescita. Sarebbe opportuno che leggesse con maggiore attenzione i numeri: il mercato è sostenuto artificialmente dal massiccio ricorso alle km zero, che quest’anno sono addirittura il doppio rispetto a soli due anni fa e cresce solo dove la misura del super-ammortamento viene integralmente utilizzata: nel noleggio. La cancellazione del super-ammortamento sui veicoli sarebbe un doppio errore: si oscurerebbe un provvedimento che ha dimostrato la sua validità nel favorire la ripresa economica e lo sviluppo del tessuto imprenditoriale nazionale, e si priverebbe l’Erario di un importante introito di Iva, rappresentato dall’incremento delle vendite originate dal vantaggio fiscale” ha commentato questi dati Salvatore Saladino, Country Manager di Dataforce Italia.

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