Stop ai motori termici in Cina

Stop ai motori termici anche in Cina dal 2040?

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Dopo Francia (leggi qui), Olanda (leggi qui) e, di recente, Inghilterra, anche la Cina, paese iperinquinato a seguito del boom industriale e del traffico automobilistico ma anche uno dei primi produttori di energie rinnovabili, punta a uno stop ai motori termici a partire dal 2040, secondo quanto scrive Bloomberg. Un modo per spingere i fabbricanti di automobili locali a sviluppare macchine a propulsione elettrica, come stanno già facendo le varie BAIC (Beijing Auto)BYD, Dongfeng (che ha appena chiuso una joint venture con il gruppo Renault Nissan per la produzione e la vendita di auto elettriche in Cina, leggi qui), Chery, SAIC (Shanghai Auto), TechRules

Stop ai motori termici anche in Cina? ne ha parlato il vice ministro del settore dell’industria e delle tecnologie cinese

L’indiscrezione arriva da Xin Guobin, vice ministro del settore dell’industria e delle tecnologie, il quale, in un forum sull’auto che si è tenuto lo scorso fine settimana in Cina, ha detto che i regolatori cinesi stanno lavorando per trovare una scadenza per uno stop ai motori termici sia nella distribuzione che nella produzione dei veicoli a combustibile a partire dal 2040. La Cina, ad oggi il più grande mercato mondiale di auto, con oltre 28 milioni di veicoli venduti nel 2016, sta incoraggiando la crescita del proprio mercato di auto elettriche attraverso sussidi. E non dimentichiamo che Volvo, che ha appena annunciato un futuro elettrificato già dal 2019 (leggi qui), ha una proprietà cinese…

Il piano nazionale, coem si legge sul sito di Bloomberg new energy finance, punta al traguardo di due milioni di veicoli elettrici venduti ogni anno entro il 2020 e di sette milioni al 2025, ovvero circa il 20% del totale. Inoltre il Celeste Impero vuole raddoppiare la densità media delle batterie agli ioni di litio e ridurre il prezzo a 150 dollari per chilowattora entro il 2020 “un obiettivo raggiungibile per il prezzo e più sfidante per la densità”. 

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