Con il volo all business da Milano a New York, La Compagnie è arrivata per restare. Non sarà un servizio stagionale, ma una rotta per tutto l’anno. Ieri sera a Milano per la presentazione agli operatori, il presidente e Ceo, Christian Vernet, ha spiegato perché è sicuro del successo di un prodotto che in Francia è attivo da 7 anni.
Spiega: «Siamo ben conosciuti nel mercato americano, dove stiamo promuovendo anche il volo per Milano sia sulle Tmc sia attraverso il Gsa, che è lo stesso dell’Italia. Dopo l’esperienza in Francia, puntiamo ad incrementare il load factor al 70% con il nuovo colegamento».
Il volo all business da Malpensa a Newark parte il 15 aprile. La tariffa è di 1.500 euro andata e ritorno, distribuita anche dai tre Gds. Attualmente il 60% dei biglietti, però, è venduto B2C.
Per proseguire oltre New York, il vettore non ha accordi di code share. Al momento.
Milano-New York di La Compagnie: competitività e servizio
L’aerolinea nasce nel 2014 con investimenti privati per 30 milioni di euro. Si fa largo con prezzi del 20-30% più competitivi della concorrenza, cioè le business class delle aerolinee che su New York pullulano anche in Francia. Le operazioni sono giornaliere da Parigi Orly (tutto l’anno) e 2 volte alla settimana da Nizza (stagionale estivo).
Vernet: «Il load factor ha raggiunto il 65%, mediamente, e abbiamo il 23% di market share, parlo di valori pre-pandemia. Non pensiamo attualmente ad altre destinazioni europee (da collegare con New York, ndr), ma quando avremo altri aerei potremo pianificarlo. Non quest’anno».
La flotta è composta da due A321 Neo, configurati a 2X2 con 76 poltrone quando normalmente questo aeromobile può raggiungere i 230 posti. Reclinabili a letto, sono lunghe 192 cm.
Ogni passeggero può imbarcare gratuitamente due bagagli da 32 kg ciascuno. Gli atleti e gli sportivi che viaggiano con la propria attrezzatura come mazze da golf, tavola da surf, bicicletta o sci, beneficiano di un’assistenza dedicata.
Cosa pensa il business travel di La Compagnie
Alla presentazione di ieri sera all’hotel Gallia di Milano erano presenti diverse Tmc e alcuni travel manager. Oltre al comparto del tour operating che programma gli States. Da un rapido giro di opinioni raccolte emerge una reazione molto positiva nell’accogliere questa nuova proposta.
Per Vittorio Amato, responsabile delle Industry Relations di Welcome Travel Group, è apprezzabile «l’attenzione al trade dimostrata: la sinergia tra i vettori e le agenzie di viaggio è l’unica strategia vincente», commenta.
Per il network milanese di agenzie «New York è sempre stata la destinazione su cui abbiamo consolidato i maggiori volumi del nostro traffico e con le offerte dedicate contiamo di svilupparlo ancor di più. Anche se dispiace non ci siano, al momento, accordi interline con altri vettori. I passeggeri che desiderano proseguire il viaggio verso altre destinazioni statunitensi dovranno acquistare un nuovo biglietto, ritirare il bagaglio a Newark e fare un altro check in».
Amato ricorda che 16 anni fa Eurofly aveva provato a operare un volo all business. Addirittura da Linate su New York Jfk, con un aeromobile da 48 posti. «Ma a causa del mancato raggiungimento del pareggio dei costi operativi fu sospeso dopo circa 6 mesi, l’8 febbraio del 2007», rammenta.
Discover The World Marketing è il GSA
Ma il mondo è cambiato, dopo due decenni e un’emergenza sanitaria.
Forse l’esperienza francese e soprattutto la capacità del Gsa Discover The World Marketing sapranno creare quella rete di relazioni efficiente per fidelizzare le aziende e dare longevità al prodotto.
Per Gianbattista Sassera, Ceo della società che ha l’incarico di global sales agent in Italia, la proposta di valore di La Compagnie è da rilevare in due plus.
Argomenta: «Tra aerolinea e azienda si instaura una relazione molto personalizzata, inoltre il fattore competitività è determinante. Infatti, partiamo da una tariffa a/r da 1.494 euro fino ad un massimo di 4.500, mentre con le altre compagnie la tariffa massima di business class a/r è intorno ai 6-7mila euro».
Un vantaggio che le Tmc dimostrano di apprezzare.
«La tratta Milano-New York è sempre stata una destinazione di punta per i viaggi d’affari e siamo confidenti che tornerà ad esserlo nello scenario post-pandemia – commenta Cristina Stacchini, industry relations manager business travel di Cisalpina Tours -. Una nuova offerta voli a target business travel è un segnale tangibile di fermento e ripresa del mercato che accogliamo favorevolmente come nuovo stimolo competitivo».
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Esclusività, che passione
Per Michela Bellomo, business travel manager di Gattinoni Business Travel, gli elementi vincenti sono dati dal servizio e dalla formula all business nel particolare contesto sanitario.
Osserva: «La Compagnie rientra in quella selezione di linee aeree che garantiscono esclusività, inoltre asseconda i requisiti di sicurezza per il distanziamento e il numero contenuto di posti. Senza dimenticare che gratifica anche, perché chi viaggia in particolare per business, apprezza il concetto del “siamo solo noi”, che è quello di ritrovarsi tra pochi selezionati».
Continua: «Grazie alle veloci procedure di imbarco, alla qualità dei servizi a bordo, all’ospitalità della lounge Virgin Atlantic a Newark e la competitività delle tariffe, verrà inserita di certo in quella rosa di compagnie aeree che assicurano ai loro clienti un’esperienza di viaggio indimenticabile. Siamo lieti di poter offrire un ventaglio sempre più ampio di soluzioni».
Insomma, l’esclusività sembra non perdere il suo appeal ed è l’aspetto al quale i viaggiatori d’affari non rinunciano. Senza dimenticare che 1.500 euro in business class può anche essere un buon prezzo data la flessibilità totale di modifica e rimborso senza penale fino a 24 ore prima della partenza.
Via dal complicato mondo delle tariffe all’osso
La consulente specializzata in business travel, Silvia Verzini, argomenta: «La rotta Malpensa-New York-Malpensa è diventata a tutti gli effetti istituzionale per i vettori hub based in Italia, a discapito di Fiumicino che nel tempo, purtroppo, ha perso la sua centralità sul territorio nazionale».
Continua: «Nell’ultimo periodo sto affiancando un’azienda del centro Italia che, tra le tante destinazioni commerciali, annovera anche gli Stati Uniti e principalmente New York.
La proposta di poter usufruire di un volo full business è stata accolta con molto interesse, nonostante la partenza da Malpensa sia scomoda in questo caso.
In effetti, la possibilità di viaggiare con un volo a 76 posti tutti di business class, con un servizio a bordo raffinato, la garanzia di unicità e di sicurezza sono tra i punti di forza di La Compagnie.
Questo vettore francese è per chi preferisce “uno stile di vita boutique”, insomma offre l’esclusività a tariffe accattivanti. Tuttavia, ci sarebbe da chiedersi se il modello di business nel tempo reggerà.
Certo è che il mercato sta cambiando, dal complicato mondo delle tariffe “all’osso” da integrare con l’acquisto di servizi ancillari, si sta pian piano tornando a format più smart di full service e La Compagnie ne è già un esempio reale, a mio parere».
Per gli amenity kit è stata scelta la qualità di [comfort zone], brand del gruppo emiliano Davines che mette al centro della produzione la sostenibilità (è un’azienda B Corp). I menù sono degli chef Isabella Potì e Floriano Pellegrino di Bros da Lecce. E del vicentino Lorenzo Cogo, di Lorenzo Cogo Social Club e Ristorante Dama di Venezia. La carta dei vini non può che mixare con astuzia Francia e Italia.
Il programma di fidelizzazione è MyCompagnie.