La messaggistica istantanea va sulle app delle Tmc: Cwt la porta sulla sua piattaforma myCwt. Si tratta di un «nuovo canale text based che consente ai business traveler delle aziende clienti di raggiungere rapidamente e comodamente un consulente Cwt 24 ore su 24, 7 giorni su 7 dal proprio desktop, dispositivo mobile o altra app di messaggistica di terze parti approvata».
I dipendenti in viaggio hanno accesso alla messaggistica myCwt sia dall’omonima applicazione digitale, sia sul web. Ulteriori funzionalità sono previste nel corso del 2020.
Il servizio sarà messo a disposizione in diverse fasi durante l’anno a tutti i clienti di Cwt che desiderano fornire l’accesso ai propri viaggiatori.
La messaggistica istantanea sulle app di business travel
Cosa possono fare i viaggiatori con la messaggistica istantanea? Possono effettuare nuove prenotazioni, apportare modifiche o annullare quelle esistenti, risolvere altre domande nonché recuperare e modificare il proprio itinerario.
«Nel nostro servizio di messaggistica l’automazione si combina con la consulenza degli esperti di viaggio per offrire un approccio ibrido mantenendo la promessa di essere la prima piattaforma B2B4E al mondo (Business-to-Business-For-Employees)», afferma Niklas Andreen, chief traveler experience officer.
Il servizio è stato utilizzato per quasi un anno da oltre 20 clienti globali.
Con tempi di attesa minimi e 24 ore di disponibilità, il 90% circa degli utenti si è detto soddisfatto del sistema. L’88% afferma che la messaggistica richiede minore impegno rispetto ad altri canali come l’e-mail e il telefono.
Approfondisci sull’applicazione ad hoc per il mercato cinese.
Segui i podcast di CWT
Tra le recenti novità della Tmc c’è anche Business TravelOn the Fly, un podcast mensile dedicato ai business traveller in viaggio. Il format radiofonico consta di 15 minuti di contenuti attraverso un’intervista a un ospite. Fornisce suggerimenti utili e commenti divertenti oltre alle osservazioni su servizi come i tassisti o gli operatori di ride sharing. L’edizione di gennaio approfondisce l’uso dell’intelligenza artificiale e dei chatbot.