Le top wallet del mercato

Una soluzione per far utilizzare il più possibile le carte di credito? Facile, basta adottare carte di credito co-branded, magari collegate a programmi di loyalty nel mondo dei viaggi, i più gettonati da chi viaggia.«Con le carte co-branding legate ai viaggi, l’utilizzo da parte dei nostri clienti raddoppia rispetto alle carte ordinarie. All’estero si arriva anche a tre volte di più – spiega Roberto Amisano, head of Global Cards di UniCredit -. Oltre confine vengono utilizzate anche le carte loyalty legate al mondo dell’hôtellerie, mentre in Italia sono più gettonate quelle legate ai vettori aerei». Come quella che, nel 2002, UniCredit ha lanciato sul circuitoMastercard in partnership con Lufthansa. Oltre che nel nostro Paese, la card è emessa anche in Repubblica Ceca e Romania, sottolineando così il carattere internazionale, e centroeuropeo in particolare, della banca di Piazza Gae Aulenti. «Le carte co-branded – prosegue Amisano -sono certamente top of the wallet, ovvero quelle a cui un cliente pensa per prime quando deve effettuare un acquisto. Visto che consentono l’accumulo di punti che servono per viaggiare, vengono utilizzate molto di frequente, anche per le piccole spese, arrivando a totalizzare 100-150 transazioni nell’arco dell’anno. Una parte di queste transazioni (il doppio circa rispetto alla media), oltretutto, avviene all’estero, dal momento che, com’è facile intuire, si tratta di prodotti utilizzati da viaggiatori».
Una modalità di utilizzo che anche l’altro colosso del credito italiano, Intesa Sanpaolo, ha sperimentato con la sua carta co-branded con Alitalia: «Le carte Alitalia hanno mediamente un transato annuo più elevato delle altre carte di credito e vengono utilizzate anche per le piccole spese quotidiane – commenta Andrea Lecce, responsabile direzione marketing -. Rappresentano circa il 6% del numero complessivo delle carte di credito del Gruppo Intesa Sanpaolo rivolte alla clientela privata e, naturalmente, sono caratterizzate dall’associazione dello speso con l’accumulo di miglia». Alitalia, di cui Intesa San Paolo è azionista nonché uno dei suoi principali finanziatori, con questa carta va ad affiancarsi a una proposta storica del vettore italiano, quella in partnership con American Express: ben tre carte (Verde, Oro e Platino), e due, la Verde e la Oro, anche in versione business. Con Diners invece, dopo tanti anni di collaborazione – la prima carta co-branded lanciata dai due marchi risale al lontano 1996 -, l’accordo non è stato prorogato.

Non solo aerei
In Italia Amex si è anche lanciata, per la prima volta al mondo, in una partnership con il mondo ferroviario, siglando due anni fa un accordo con Italo. Come sottolineò al tempo della sua presentazione il country manager Italia di American Express,Mimi Kung: «Si tratta della prima partnership al mondo in ambito ferroviario. Abbiamo scelto Ntv per la comunanza di intenti e per la stessa alta qualità dei nostri servizi. La nuova carta, su misura per il cliente di Italo, rafforza e differenzia il nostro prodotto e nel contempo offre al viaggiatore una serie di privilegi esclusivi e la sicurezza e l’esperienza di American Express». Un commento condiviso anche da Ntv, che sottolinea come il 30% dei titolari di queste carte sia composto da professionisti e lavoratori dipendenti che viaggiano per svago e lavoro. La carta Amex-Ntv fa leva anche sui circa 500mila iscritti al programma fedeltà Italo Più, che possono beneficiare di tutti i vantaggi del mondo American Express, tra cui anche l’iscrizione al suo programma di loyalty, il Membership Rewards.
Ma se si parla di iscritti a un programma fedeltà ferroviario, ecco gli oltre gli oltre 4milioni e 300mila soci in possesso di CartaFreccia che, recentemente, ha lanciato la proposta di un carta co-branded con CartaSi. Si tratta di un prodotto pensato come una prepagata, ma anche come strumento di servizio per chi viaggia con Trenitalia: «Nella card, infatti, è prevista la possibilità di caricare i biglietti Trenitalia, ma a bordo dei treni siamo ancora in fase di test – commentaDaniele Bianchi, direttore Business Development e Innovazione di CartaSi -. Un’innovazione che stiamo portando avanti anche localmente, con la rete ferroviaria del Piemonte. Voglio sottolineare che per fare tutto questo ci siamo rivolti a un’azienda aperta all’innovazione, flessibile e desiderosa di far crescere l’Italia». Il prodotto «si basa su tre pilastri – sottolinea Bianchi -: una funzione di identificazione dei titolari CartaFreccia, uno strumento di loyalty e, naturalmente, di pagamento». Ottimi i numeri a poche settimane dal lancio: «Non abbiamo ancora iniziato a fare le sostituzioni di carte esistenti, ma stiamo effettuando solo nuove emissioni. Malgrado ciò stiamo centrando gli obiettivi che ci eravamo dati, ovvero di almeno400mila emissioni entro la fine dell’anno».
«Si tratta di un’importante evoluzione della nostra carta fedeltà che acquisisce nuove e utili funzioni, festeggia il successo fin qui ottenuto e guarda ancora oltre – aggiunge Gianfranco Battisti, Direttore della Divisione Passeggeri Long haul di Trenitalia -. Non è un caso che siano oltre 4milioni e 300mila gli italiani che hanno già in tasca una nostra CartaFreccia. È il segno di un gradimento che questo accordo non potrà che consolidare e accrescere, fidelizzando altri clienti e offrendo una gamma sempre più ricca di servizi».
Insomma, le carte co-branded sono un prodotto di successo e che interessa tutti gli istituti emettitori di carte. Lo conferma Amisano di UniCredit, che propone la carta co branded Miles & More «sia in filiale, sia sul canale loyalty del vettore aereo, offrendo alcuni vantaggi, quali la non scadenza delle miglia accumulate.
«Il co-branding è un segmento con le proprie peculiarità e richiede impegni costanti dei partner per l’intera durata dell’accordo. Diversamente l’avventura può rivelarsi di nicchia o peggio ancora non traguardare gli sbocchi commerciali attesi» prosegue Amisano, pensando con questa affermazione, forse, alla fine della partnership con Sixt. Nel suo portfolio di carte co-branding, l’Istituto annovera anche quella lanciata con Hilton, proposta solo sul canale loyalty della catena e che permette di entrare subito nello status Gold dell’HiltonHonors, che già prevede il wi-fi gratuito negli hotel del gruppo.
Infine segnaliamo la prima carta co-branded di una olta in Italia. L’ha fatta eDreams insieme adAgos Ducato e si tratta di una carta di credito revolving basato sul circuito Visa, a emissione gratuita, che permette all’utente di pagare i propri voli, a rate o in un’unica soluzione, il mese successivo all’acquisto, risparmiando inoltre sulle quote di gestione di eDreams. Non per nulla, tra le 16 forme di pagamento esistenti sul sito questa carta è l’ottava più utilizzata, con una spesa media che nei primi tre mesi dell’anno si attestava a 177 euro per transazione. «Dare ai nostri clienti un ottimo servizio a un prezzo competitivo è sempre stata la nostra mission – dichiaraAngelo Ghigliano, country director di eDreams Italia –. Per questo motivo abbiamo pensato di creare una carta di pagamento che, gratuitamente ,possa offrire la possibilità di non pagare le nostre quote di gestione. E siamo soddisfatti del numero di emissioni, avendo superato le 3.600 carte attive».

Una carta per Expo
Intesa Sanpaolo, tra i main sponsor di Expo, presente con un suo padiglione all’evento e fornitore dei sistemi di pagamento per la grande manifestazione milanese, ha lanciato per l’occasione anche la Carta Flash Expo, una carta prepagata «che si distingue dalle solite perché può esserepersonalizzata con l’immagine desiderata, permette di accedere a servizi dedicati (fra cui Priceless Cities), è disponibile in versione “regalo” e, naturalmente, consente di caricare il biglietto Expo sulla carta e accedere a vantaggi dedicati» spiega Andrea Lecce, responsabile direzione marketing della banca dei territori del colosso bancario. Interessante, visto il respiro globale della manifestazione, la possibilità di rilasciare questa carta anche agli stranieri.

Una nuova card anche da AirPlus e Amadeus
AirPlus International e Amadeus hanno deciso di andare incontro a un’esigenza pressante delle agenzie di viaggi, soprattutto di piccole dimensioni: la necessità di una linea di credito. Perciò lo scorso anno hanno lanciato sul mercato, durante la fiera Bmt di Napoli, Amadeus AirPlus Travel Agency Card, una soluzione di pagamento virtualeper cui l’Italia è stata il paese pilota a livello mondiale. Completamente integrata nel sistema Gds Amadeus e gratuita, permette al personale di agenzia di generare automaticamente, durante il processo di prenotazione, un numero virtuale di carta di credito valido per un solo acquisto e da utilizzare esclusivamente per il pagamento dei servizi di viaggio quali voli, hotel, tour operator, autonoleggio, treni. Utilizzando questa carta quindi si bypassa il problema, spinoso per molte agenzie, della fidejussione bancaria. Inoltre la card è globalmente accettata perché gira sui circuiti UATP e MasterCard. Dopo il periodo di test in Italia, che ha visto di recente superare il centinaio di carte emesse e i dieci milioni di euro di transato, questa soluzione è stata lanciata anche in Germania, Francia e Svizzera.
«Promuovere la crescita e lo sviluppo del settore turistico è tra le nostre principali missioni, afferma Diane Laschet, amministratore delegato di AirPlus International Italia -. Per fare ciò è necessario rivolgersi innanzitutto agli operatori, mettendoli nelle condizioni di sfruttare le loro potenzialità e aiutandoli a ottimizzare costi e risorse».
«Amadeus aveva l’intento di facilitare l’accesso al credito delle Pmi che operano nel travel: lo abbiamo fatto insieme ad AirPlus International – le fa eco Gabriele Rispoli, direttore commerciale di Amadeus Italia -, creando una nuova soluzione completamente gratuita, che non obbliga le adv ad anticipare e impegnare la propria liquidità per ricaricare il credito: inoltre, la carta virtuale non è clonabile e snellisce le procedure amministrative».

Testo di Alberto Vita, Mission n.4, giugno-luglio 2015

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