Le performance dei colossi del bt

Una recente indagine realizzata a livello  europeo daBusiness Travel  News e Acte rivela che  nel settore dell’intermediazione  i competitor che si spartiscono  la fetta più ampia del mercato  sono Carlson Wagonlit Travel, con  un market share del 40%, e American  Express, con il 39%. Quali sono  invece le quote di mercato in Italia?  Per scoprirlo abbiamo interpellato  i principali player, ai quali abbiamo  chiesto di rivelarci i risultati raggiunti  nell’anno appena concluso,  gli obiettivi per il 2009 e le strategie  per affrontare al meglio la crisi  economica in atto.

BCD Travel
Cominciamo la panoramica conBCD Travel, che nel 2008 ha registrato  un giro d’affari complessivo  di 185 milioni di euro (+21% rispetto  al 2007). Di questi, 160 milioni  sono stati generati dal business  travel, con una crescita del 18% rispetto  all’anno precedente. «È stato  un anno nel complesso positivo,  anche se con un andamento suddiviso  in due parti – commenta Davide  Rosi, ceo di BCD Travel –. Fino  a settembre abbiamo registrato  una crescita positiva, con risultati  molto interessanti. Nell’ultimo trimestre,  invece, anche noi abbiamo  subito gli effetti della crisi economica  e della conseguente contrazione  dei budget aziendali destinati  alle trasferte. Prima di fare previsioni  sull’anno in corso attendiamo  di valutare la reale entità della crisi:  riteniamo, infatti, che almeno in  parte la riduzione della spesa da  parte delle aziende abbia origini  psicologiche: anche le imprese sane  “stanno sul chi va là” e riducono  le spese, in attesa di verificare  l’andamento dell’economia. Prevediamo  un primo trimestre difficile  e auspichiamo una lenta ripresa a  partire dal mese di aprile, crisi permettendo.  Vista la progressiva riduzione  dei budget destinati alle  trasferte, la crescita sarà legata soprattutto  all’acquisizione di nuovi  clienti: confidiamo di proseguire il  trend positivo del 2008, che ci ha  visti arricchire il nostro portfolio  ed espanderci soprattutto nel segmento  delle Pmi, che rappresenta  il principale tessuto economico  italiano».
Per mantenersi competitiva, BCD  Travel punta sul miglioramento dei  servizi. «Nel 2008 – sottolinea infatti  Rosi – abbiamo sviluppato i  servizi di consulenza nel processo  delle note spese e creato processi  specifici per presidiare anche quei  costi che normalmente non passano  attraverso l’agenzia e sfuggono  al controllo delle aziende (ad  esempio le spese per i ristoranti, i  taxi, i meeting di piccole dimensioni).  Quest’anno moltiplicheremo  gli sforzi sul fronte tecnologico,  migliorando le nostre piattaforme  per la gestione delle trasferte. A  breve, ad esempio, lanceremo una  nuova console di servizi online  pensati appositamente per il governo  delle spese di viaggio da parte  delle piccole e medie imprese».

Carlson Wagonlit Travel
Proseguiamo con Carlson Wagonlit  Travel. «Nel 2008 CWT Italia  ha proseguito la sua crescita a  doppia cifra, registrando un aumento  del 16% nel volume d’affari  che si è attestato a circa670 milioni  di euro, attraverso, è bene ricordarlo,  strutture interamente di proprietà  – dichiara Roberto Bacchi,  amministratore delegato di Cwt  Italia –. A tale importo va sommato  anche il giro d’affari di Sato Travel,  società del gruppo specializzata  nella gestione dei viaggi per gli Enti  Governativi degli Stati Uniti in  Italia, che porta le attività del gruppo  a sfiorare i 690 milioni di euro.  La crescita è derivata da un lato  dall’acquisizione di nuovi clienti,  dall’altro dall’elevato livello di soddisfazione  dei clienti esistenti e,  conseguentemente, dalla loro “fedeltà”.  Grandi soddisfazioni sono  giunte, oltre che dal business travel,  anche dall’area Meetings &  Events, che ha registrato un incremento  dei volumi di fatturato pari  a circa il 40%, gestendo oltre 1400  eventi di successo di ogni dimensione  e tipologia, e in particolare  dal nostro centro di eccellenza di  Firenze dedicato all’organizzazione  di eventi in ambito “pharma”».
Quali sono le previsioni del gruppo  per il 2009? «Ci aspettiamo un rallentamento  della crescita, già visibile  in questi primi mesi, a causa  della difficile congiuntura economica  e della conseguente pressione  delle aziende sui costi di trasferta  – sottolinea Bacchi –. In tale  contesto, tuttavia, la nostra esperienza  e capacità di sviluppare programmi  di contenimento della spesa  per viaggi d’affari, affiancando  le aziende nella creazione di business  plan mirati, diviene ancora  più importante sia per i clienti che  per i prospect. Al pari della nostra  solidità patrimoniale, visto il momento  di fragilità del mercato e le  difficoltà di cash-flow dell’industria.  Il nostro impegno sarà costantemente  rivolto a supportare i  clienti nella riduzione del costo  medio di ogni trasferta, facendo leva  in modo particolare sul puntuale  monitoraggio delle performance  (grazie al “cruscotto di gestione”  CWT Program Management Center),  sull’ottimizzazione delle tariffe  aeree e della spesa alberghiera,  nonché sul miglioramento della  compliance alla travel policy da  parte dei viaggiatori».

Cisalpina Tours
Continuiamo con Cisalpina, che  ha raggiunto nel 2008 un fatturato  complessivo di 753 milioni e 392mila  euro, in crescita del 10,5% rispetto  al 2007. Il giro d’affari connesso  al business travel si è attestato a  470 milioni e 392 mila euro (+15%  rispetto all’anno precedente).  Risultati finanziari a parte, nelle ultime  settimane il gruppo è stato al  centro di una spinosa vicenda che  ha comportato cambiamenti radicali  nel management. Infatti Blu  Holding, società controllata dal  fondo di private equity di Investitori  Associati e azionista di maggioranza  di Cisalpina Tours, ha rimosso  dal proprio incarico Pasquale  Chianello, presidente e fondatore  della travel management company,  e Fabrizio Chianello, amministratore  delegato. In una nota stampa,  Cisalpina ha dichiarato che “tale  sorprendente iniziativa è stata motivata  come reazione al fatto che  Fabrizio Chianello avesse denunciato  sospetti di gravi irregolarità  nella gestione del Gruppo Blu Holding  e si fosse schierato contro iniziative  volte a trasferire fondi dalla  società Cisalpina Tours verso la  consociata Bluvacanze S.p.A.”. Il  testo aggiunge inoltre che Fabrizio  Chianello “intraprenderà tutte le  iniziative giudiziarie necessarie ad  opporsi a tale decisione, presa in  piena violazione delle regole statutarie  oltre che dei patti tra i manager  ed Investitori Associati, in primo  luogo per dovere di lealtà verso  i dipendenti e i gestori delle  agenzie della società costruita da  lui e suo padre”.
Tempestiva la risposta di Blu Holding,  che in una nota ufficiale ha  sottolineato l’infondatezza delle dichiarazioni  di Cisalpina Tours, dichiarando  che l’avvicendamento ai  vertici sarebbe stato motivato da  gravi contrasti generati proprio dai  Chianello all’interno del gruppo.  Segnaliamo che di recente Blu Holding  ha assegnato l’incarico di amministratore  delegato a Marco Ficarra,  in passato al vertice di Venere.com. A detta del gruppo, la nuova  nomina dovrebbe facilitare le sinergie  e il coordinamento delle attività  tra Cisalpina Tours e il network  di agenzie Bluvacanze, di  proprietà di Blu Holding.

Lufthansa City Center Italy
E veniamo a Lufthansa City Center  Italy, che nel 2008 ha generato  un turnover connesso al business  travel di 430 milioni di euro, con un  BSP di 229 milioni. Lo scorso dicembre  la società ha deliberato  un’importante trasformazione da  consorzio a società consortile a responsabilità  limitata. Questa operazione  ha l’obiettivo di consentire al  gruppo di muoversi in maniera più  agile e competitiva nel difficile mercato  attuale. Le agenzie associate si  avvantaggeranno di nuove attività  di sviluppo, del potenziamento degli  accordi commerciali nel settore  turistico e di una serie di servizi di  consulenza commerciale, contrattuale,  gestionale e di marketing. La  società, inoltre, ha in programma la  creazione di procedure operative  elettroniche, di gestione e controllo  delle varie attività svolte dalle agenzie,  l’esercizio di attività turistica  anche mediante la gestione diretta  di uffici viaggi e il commercio di beni  e prodotti inerenti il settore.

Uvet Group
Proseguiamo con Uvet Group, al  quale fanno riferimento Uvet American  Express, Uvet Viaggi e Turismo  e le reti Uvet e Itn Travel Network:  il gruppo ha registrato nel 2008 un  giro d’affari complessivo di 2 miliardi di euro, di cui 1100 milioni connessi  al business travel.
«Il risultato economico annuale è  stato ridimensionato dal rallentamento  dei viaggi d’affari già avviato  a partire dai primi di luglio e riportato  nell’ultima edizione della  Business Travel Survey (ricerca  periodica di Uvet American Express  sull’andamento del mercato,  Ndr) – ha dichiaratoEnrico Ruffilli,  amministratore delegato di Uvet  American Express –. Il focus del  2008 è stato il miglioramento della  qualità del servizio alla clientela,  supportato dalla nuova unit organizzativa  “Service delivery”. Per  evolvere e rafforzare le “conversazioni”  con il mercato e i travel manager,  inoltre, abbiamo dato vita a  BizTravel Forum Blog, uno dei primi  corporate blog in Italia, in cui  discutere e confrontarci sui temi  del travel management.  «Il 2009 sarà per tutti un anno difficile  – prosegue Ruffilli –. Non per  questo smetteremo di innovare  nelle soluzioni, di puntare costantemente  al miglioramento del servizio  e di approcciare il mercato  con una visione di lungo periodo».
Segnaliamo che lo scorso anno il  Gruppo Uvet ha ampliato il proprio  network attraverso l’ingresso  con una quota di riferimento nel  capitale azionario di Itn, rete di oltre  500 agenzie specializzate nel turismo  leisure, per un volume d’affari  di 625 milioni di euro. Questi  punti vendita, sommati ai 250  dell’Uvet Business & Leisure Travel  Network, garantiscono a Uvet  una presenza sul territorio italiano  che attualmente ammonta a oltre  750 agenzie. L’espansione del gruppo,  però, non è destinata a fermarsi:  a detta del management, infatti,  l’ambizioso obiettivo per quest’anno  è raggiungere quota 850 agenzie,  compatibilmente con la crisi  economica in atto.

HRG(Hogg Robinson Group)
Concludiamo con un accenno ad  HRG (Hogg Robinson Group): a livello  globale, nell’anno finanziario  dal primo aprile 2007 al 31 marzo  2008 l’azienda ha raggiunto un turnover  di 16 miliardi di dollari e un  volume di vendite di oltre 8 miliardi.  Non disponiamo invece dei dati  relativi al mercato italiano, che la  società ha dichiarato di non essere  autorizzata a divulgare in quanto  quotata in borsa. Segnaliamo, però,  che lo scorso novembre HRG Italia  ha aggiunto al proprio portfolio  clienti il Gruppo Monte dei Paschi  di Siena, che conta 30mila collaboratori  e oltre 6 milioni di clienti.  Tra i compiti dell’agenzia, l’implementazione di soluzioni tecnologiche  per monitorare la sicurezza dei  viaggiatori, assicurare la compliance  alla travel policy e fornire report  dettagliati sulle spese di viaggio.  Tra i tool in cantiere una soluzione  integrata “high touch” per assistere  i viaggiatori di alto profilo del Monte  dei Paschi di Siena.

 

Testo di Elisabetta Tornatore, Mission n. 2, marzo 2009

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