La crescita delle compagnie aeree si scontra con alcuni impedimenti. Per alcune di esse è davvero una sfida poter fornire più servizi ai passeggeri, perché devono aspettare mesi e anni per ricevere gli aeromobili ordinati ai costruttori col preciso scopo di incrementare i collegamenti.
Per crescita si intende nuove rotte o aumento delle frequenze o della capacità di posti su rotte già servite.
Ad aggravare questa situazione anche un aumento generale dei costi della forza lavoro e della diminuzione delle tariffe, che ha portato a fare i conti con margini minori.
A fare una accurata foto della situazione è Cirium, azienda con uffici in America, Europa e Asia che fornisce analisi e dati nel settore del trasporto aereo.
Raccogliendo le informazioni dei principali vettori internazionali, emerge che – limitandosi all’Europa – nel periodo estivo (luglio, agosto e settembre) la maggior parte ha avuto margini operativi peggiori rispetto allo stesso periodo del 2023. Solo Lufthansa, Easyjet e (soprattutto) Iag hanno migliorato. Ciò non significa che gli altri abbiano avuto margini operativi negativi ma solo inferiori allo scorso anno.
Secondo la Iata, l’organismo che a livello mondiale sovrintende al trasporto aereo, il miglior anno per i profitti delle compagnie è stato il 2015. In quel caso il margine operativo fu dell’8,5%. A livello mondiale, si prevede comunque che nel 2024 il margine medio raggiungerà il 6%.
A livello globale, le compagnie aeree low-cost hanno lottato con la sovracapacità (ossia con una offerta di posti superiore alla domanda). Ciò ha portato a un calo del margine.
In Oriente, il margini dei maggiori vettori statali cinesi era molto risicato: circa l’1-2%, nonostante la forte ripresa del traffico e dei viaggi internazionali.
Crescita delle compagnie aeree e crescita dei velivoli
Intanto, tra alti e bassi, la crescita delle compagnie aeree riguarda soprattutto le low cost. Queste hanno un modello di business più razionale che permette loro margini più elevati.
Un’altra ricerca di Cirium sulla crescita delle compagnie aeree ha analizzato la previsione delle vendite di velivoli dai maggiori costruttori mondiali. Una stima per i prossimi 19 anni (dal 2025 al 2043 compresi) indica che le consegne saranno pari a 45.900 unità, comprendendo nel numero sia i passeggeri sia i cargo.
Circa il 98% saranno aeromobili passeggeri, anche perché si prevede che la capacità (ASK o posti disponibili per chilometro) crescerà del 4,4% all’anno rispetto ai dati del 2023.
Tuttavia, come si diceva all’inizio, le previsioni fino al 2027 prevedono un calo del 5% nelle consegne di aerei a causa di problemi nella catena di fornitura. Da notare, comunque, che il numero di velivoli attivi a livello globale già oggi supera i livelli pre-pandemia.
Il valore di questi ha parecchi zeri: circa 3.300 miliardi di dollari. Questo perché le compagnie aeree continuano a investire in aeromobili più nuovi e sostenibili.
Attualmente, comunque, i velivoli in circolazione sono superiori del 5% al 2020. Ciò è dovuto principalmente a quelli a corridoio singolo utilizzati principalmente sul breve e sul medio raggio (raramente sul lungo) che sono il 13% in più rispetto a inizio Covid.
Oggi gli aerei a doppio corridoio (lungo raggio) sono solo il 3% in più rispetto a 4 anni e mezo fa mentre si è avuto una diminuzione dell’8% del numero di jet regionali, con i turboelica che hanno registrato il calo maggiore (-13%).
Ryanair prima in Europa tra le low cost, Lufthansa tra i “vettori nazionali”
Intanto, almeno in Europa, le compagnie low cost hanno una quota di mercato molto grande. Ryanair si conferma prima compagnia. Il podio degli altri vettori a basso costo sono Easyjet e Wizz Air, che superano di poco Vueling.
Sui collegamenti europei, gli ex vettori di bandiera vedono al primo posto Lufthansa, seguita da British Airways e Air France. ITA Airways è al quinto posto.
Infine due osservazioni sul mercato del lungo raggio. Il primo, sempre con dati forniti da Cirium, mostra che nel primo semestre 2025 l’aeroporto di Milano Malpensa diventerà il primo scalo italiano per collegamenti con la Cina e, in generale, per l’Asia. Dove contenderà il primato a Roma Fiumicino.
Da notare che sulla prima di queste rotte, tutti i voli tra l’Italia e il Dragone saranno operati solo da vettori cinesi. Fra i motivi c’è il fatto che le compagnie della UE non possono sorvolare la Russia (hanno il divieto). Ciò significa che per volare su questa rotta impiegano un minimo di 2 ore in più, con relativo aumento dei costi e delle tariffe.
Crescita delle compagnie aeree, Milano Malpensa leader sulla Cina
Qualche dato sui sedili a disposizione dei passeggeri sulle seguenti rotte nel primo semestre del prossimo anno
- Roma-Asia: 1,27 milioni con +6% sul gennaio-giugno 2024 e + 8 sullo stesso periodo del 2019.
- Milano-Asia: 1,25 milioni con +33% sullo stesso periodo del 2024 e + 49% sul 1° semestre 2019.
- Roma-Cina: 474.000 e -4% sullo stesso periodo del 2024 e +8% sul 2019.
- Milano-Cina: 557.000 e +24% sul 2024 e +68% sul 2019.
Sui collegamenti Europa-Nord America, a crescere di più nel 2025 saranno Delta Air Lines (45.000 posti in più), American Airlines (+30.000), Turkish Airlines e United (+25.000 a testa).
ITA Airways, invece, avrà meno voli in seguito alla cessione di parte degli slot. Questo per ottemperare alle regole della Commissione UE europea in seguito al matrimonio con Lufthansa.