App personalizzate, nuove politiche di viaggio, pagamenti elettronici e tecnologia a tutto spiano: il business travel del domani cambierà e dipenderà sempre più da soluzioni che semplificheranno le procedure aziendali. Ecco uno sguardo sul futuro dato da Bob Neveu, ammninistratore delegato di Certify, azienda americana con uffici sulla east e sulla west coast specializzata nel fornire soluzioni di viaggio alle imprese, soprattutto per quanto riguarda le spese.
Insomma: nel 2016 le tecnologie tascabili prenderanno sempre più piede e gestiranno praticamente in toto le spese e le prenotazioni legate al business travel. Ma ecco 6 semplici punti che danno indicazione su come ciò avverrà.
Gli smartphone saranno i padroni dei cieli
Se ai telefonini non spunteranno le ali, poco di manca: si inizia dai rumori che girano attorno all’Apple Watch e al potenziale che avrà per i business traveler. Ma tutto ruoterà ancora attorno agli smartphone, che diventeranno sempre più grandi e veloci, in grado quindi di fare le veci dei tablet, le cui vendite diminuiranno dopo il boom degli anni scorsi. In sostanza: niente occhiali del futuro come quelli presentati da Google nè orologi tuttofare con app studiate apposta.
Carta di credito, contante o telefono?
Mentre il contante sembra destinato a scomparire dalle tasche dei viaggiatori d’affari, strumenti come Apple Pay, Google Wallet e Samsung Pay aumenteranno la loro importanza anche a discapito delle carte di credito. TUtto questo per un motivo di praticità e di trasparenza nelle spese effettuate per conto dell’azienda.
Gestione al volo delle spese
La reportistica delle spese basata sul cloud e sui mobile device ha preso piede negli ultimi 5 anni. E non solo tra chi viaggia per lavoro. Certo: la possibilità di inviare elettronicamente in azienda gli scontrini – tramite una semplice foto – anche nel 2016 resterà in auge. Ma più di questo c’è da sottolineare che i provider di soluzioni per la gestione delle spese di viaggio sono in grado di usare la tecnologia per pianificare in anticipo e prenotare il viaggio, per costruire e approvare da remoto i report di spesa, per seguire alla lettera la compliance alle politiche aziendali e per semplificare la gestione delle spese amminstrative. Nell’immediato futuro, quindi, le aziende adotteranno nuove piattaforme per gestire in toto il viaggio.
Prenotazioni via app
Nel 2014, il 60% dei business traveler almeno una volta ha utilizzato il proprio smartphone per richiedere servizi correlati agli spostamenti di lavoro. Ma gli utili generati da prenotazioni via app sono ancora percentualmente bassi in proporzione alle transazioni totali. Ma la crescità sarà assicurata da app sempre nuove costruite su misura per mettere in contatto il business traveler e i fornitori di servizi. Al punto che diventeranno il sistema preferito per prenotare uno spostamento di lavoro.
Parola d’ordine: personalizzare
I mobile device saranno in grado di erogare servizi su misura, in base alle esigenze e alle preferenze di chi viaggia. Non solo in fase di pianificare e prenotare una trasferta ma anche durante le esigenze di ogni giorno. Sempre su misura dell’utente.
I tempi cambiano per i travel manager
La proliferazione di app per forza di cose obbligherà i travel manager e rivedere le proprie politiche di viaggio. Anche quelle create di recente sembreranno obsolete e dovranno essere aggiornate, decidendo se gli strumenti personali del dipendente vadano tenuti in considerazione o meno o se certe app rispondano alle esigenze aziendali o rappresentino una spesa inutile. Insomma: i dipendenti avranno sempre più bisogno di linee guida chiare per aderire alle plitiche aziendali.