Suona strano leggere che un colosso dell’hôtellerie classica come Hilton, a cui certamente non piace la sharing economy nel campo dell’accomodation, si allei con chi, Uber, di questa nascente tipo di economia ha fatto la sua bandiera. Anche se parlava di una sua concorrente, ovvero Marriott, sembrano lontani i tempi in cui il fondatore di AirBnB, Brian Chesky, sbeffeggiava la catena americana, scrivendo su Twitter “Marriott wants to add 30,000 rooms this year. We will add that in the next 2 weeks”. E ogni traduzione è superflua… Un’alleanza comunque già lanciata da un altro colosso dell’hôtellerie a stelle e strisce, ovvero Starwood.
Ma, naturalmente, Uber non è in concorrenza con Hilton, anzi può essere assolutamente complementare. Ecco quindi le “nozze” che permettono agli ospiti Hilton in tutto il mondo di impostare i ‘Ride Remainders’ di Uber, avvisi automatici per richiedere corse su veicoli Uber tra l’hotel e il loro punto di partenza o di arrivo. Gli utenti hanno anche accesso a ‘Local Scene’, la guida digitale che indica i locali e i ristoranti più di tendenza delle varie località, al momento solo statunitensi, in cui sono presenti gli Hilton Hotel.