NDC secondo Candilotti

L’Ndc secondo Candilotti

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L’NDC secondo Candilotti. Durante la recente Convention del Gruppo Gattinoni (leggi qui il nostro report) il Direttore Commerciale della divisione Business Travel Eros Candilotti che, proprio alla vigilia della kermesse della Tmc di via Statuto noi di Mission avevamo intervistato (leggi qui), ha mirabilmente spiegato a che punto è il mercato riguardo all’NDC voluto da Iata (vedilo qui) e che Lufthansa ha cavalcato per prima e con maggiore forza (leggi qui). tenendo a sottolineare a una platea molto leisure che, “certamente il Business Travel non è per tutti. Ad alcuni non piace per nulla (ha usato termini più coloriti, ndr) ma  un settore stimolante, con tante situazioni diverse. Dove la biglietteria è molto importante, anche per i leisure” afferma Candilotti, non risparmiando fendenti  a destra e a manca”

L’NDC secondo Candilotti. Che parla del mondo aviation, in grande cambiamento (in meglio o in peggio?)

L’NDC secondo Candilotti, che ha parlato anche di tutto il mondo aviation, in un momento di grande cambiamento: “Sei mesi fa pensavamo probabilmente che la certificazione completa per il PCI DSS, acronimo di Payment Card Industry Data Security Standards, sarebbe stata un’ennesimo costo burocratico. Ma ora le aziende sono più sicure grazie a questo sistema che protegge i dati delle carte di credito contro il rischio di frodi. Che noi di Gattinoni abbiamo potuto dare come servizio ai nostri membri a prezzi e a sforzi minimi (200 euro con un servizio, in italiano, supportato da una chat e da un numero verde, ndr). E speriamo che il nuovo Bsp, in arrivo nel 2019, sarà una evoluzione, grazie anche alla sua flessibilità” spiega Candilotti, attaccando invece, davanti a diversi rappresentanti delle compagnie aeree, il Reso IATA “una cagata pazzesca, come direbbe qualcuno…, un autogol da parte dei vettori. Che al momento partirà (è partito dal 1° giugno, ndr) solo per le compagnie del gruppo Iag. Noi continueremo a fare pressione perché non ci sembra una mossa corretta nei confronti degli adv”.

“Sull’NDCsiamo invece all’inizio di un percorso partito però da qualche anno, ovvero dall’ottobre 2012 con al Risoluzione Iata 787, ma di cui si parlerà parecchio anche nei prossimi anni” esordisce il manager di Casa Gattinoni, che prosegue: “sappiamo tutti che è un nuovo standard di trasmissione dati basato su Xml che viene presentato come una grande innovazione tecnologica. Noi con il Dpack  lo usiamo dal 2010…”. L’NDC quindi è un sistema aperto a tutti, non è un prodotto, un servizio, neppure una app  o un sito e “non bypassa i gds” sottolinea Candilotti, ma ha lo’obiettivo di una miglior capacità distributiva, con nuovi prodotti da vendere sui canali indiretti, uno svecchiamento tecnologico che punta alla riduzione dei costi distributivi. Ma probabilmente costerà di più….” la butta lì il manager.

“Per noi l’NDC va bene perché potremmo accedere agli stessi servizi presenti sul sito web dei vettori. Ma, attenzione, il sistema è stato concepito soprattutto per le vendite e la profilazione del passeggero, senza pensare troppo alle cancellazioni, ai rimborsi, agli spostamenti continui dei voli che noi dobbiamo garantire  alle aziende insieme a dei solidi report. Probabilmente ci arriveremo ma ora non vi è nulla” aggiunge Candilotti che sottolinea come però stia avvenendo un “un passaggio epocale in cui il one order prende il posto del Pnr, facendo così passare il controllo dal gds al vettore, visto che il Pnr era dei gds”.

Ma Candilotti usa l’esempio della maratona per sottolineare come questo cambio sia sì in atto, ma che molto potrà ancora cambiare: “Noi abbiamo bisogno di un aggregatore/normalizzatore con una soluzione integrata completamente che proponga Gds, Ndc, api, aggregatori tutti in un’unica piattaforma. Noi potremmo farlo domani ma molti vettori non ne sanno nulla, con il più il fatto che spesso ognuno usa uno standard diverso. Iata ha l’obiettivo di 20 vettori certificati al terzo livello (il massimo, quando appunto il One order sostituirà il Pnr, ndr) con il 20% dell’offerta entro il 2020. Ma, ricordiamo, che nei gds vi sono circa 500 vettori e molti, tra cui le low cost, Vueling a parte, e le compagnie Usa sono poco interessate. per ora perciò per noi è solo una ulteriore complicazione”. Semplificata nel tempo proprio dai gds che, secondo Candilotti, dovranno “esser parte integrante di questa rivoluzione”. Ma come non si sa. La platea ha apprezzato l’Ndc secondo Candilotti. Ora vediamo, tutti noi che lavoriamo in questa filiera, cosa succederà. Grazie Eros.

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