«Le più grandi agenzie di business travel a livello mondiale dichiarano di poter offrire al cliente un significativo snellimento dei processi relativi alle trasferte ed un considerevole risparmio in termini di costi, grazie all’adozione di tecnologie innovative e sofisticate tecniche di consulenza. In realtà non è sempre così: questi colossi, infatti, sono abituati a ragionare in termini di grandi volumi seriali, ma spesso non sono in grado di mettere a punto soluzioni ad hoc, basate su un’attenta analisi della cultura aziendale e delle specifiche esigenze del cliente. Una struttura di medie dimensioni, se professionale e competente, dispone di maggiore flessibilità, dinamismo di migliore attenzione per le necessità della clientela e, soprattutto, di un senso di responsabilità individuale e personale nella gestione del business». A lanciare questa provocazione è Emanuel Segre, amministratore delegato della Jet Viaggi 3000, critico verso l’assunto delle grandi agenzie in base al quale le tecnologie sono in grado di sostituire la professionalità dell’agente. «Oggi si è soliti affermare che i software per la gestione delle trasferte sono la chiave per ridurre le spese di viaggio – sostiene Segre -. In realtà, pur non negando il valore di queste soluzioni, è indispensabile fare chiarezza: questi tool agiscono solo sui processi, ma non possono incidere sui costi diretti che dipendono dalle sinergie di negoziazione con i fornitori e dalle capacità di applicazione e controllo. Per ottenere saving significativi non si può prescindere dalla professionalità, competenza e approfondita conoscenza del mercato che le medie-piccole agenzie di viaggi sono in grado di offrire non meno delle grandi.
«Lo stesso discorso vale per le aste online per la selezione dei fornitori – aggiunge Segre -: queste piattaforme, nella maggior parte dei casi, non consentono di negoziare con i fornitori tariffe realmente vantaggiose e che tengano conto della qualità dei servizi offerti, ma sono più simili a un videogioco che a una seria trattativa». In conclusione, non sempre il grande è più efficiente, concorrenziale e redditizio.
Un’esperienza ventennale
Fondata a Torino nel 1982 e inizialmente attiva nel settore incentive, nel corso degli anni la società Jet Viaggi 3000 ha diversificato la propria attività, specializzandosi nel business travel e mettendo a punto un ampio ventaglio di servizi per il segmento corporate. Nel 2003 è entrata a far parte del network Lufthansa City Center, che conta attualmente 35 agenzie indipendentisparse in tutta la penisola. «Proprio questa tipologia di network mi ha convinto ad aderire a Lufthansa City Center – dichiara Segre -: il consorzio, infatti, è una realtà composta da imprenditori seri con una responsabilità individuale, con una vasta esperienza nel settore e un approccio al mercato che, pur essendo globale (caratteristica attualmente indispensabile per mantenersi competitivi nel settore), tiene in debito conto anche le singole professionalità e le esperienze maturate dai membri a livello locale».
Una radicale riorganizzazione
Quest’anno la Jet Viaggi ha realizzato una radicale riorganizzazione, articolandosi in tre aziende indipendenti capaci di affrontare in maniera incisiva e strategica il mercato: sotto il controllo di Jet Viaggi Holding, le tre aziende opereranno rispettivamente nel settore business travel, nel settore incentive e congressuale e nella gestione di tutte le attività amministrative e contabili del gruppo.
Cataloghi e area Mice
Le prossime sfide che JetViaggi ha lanciato sono nell’area Mice (Meeting Incentives Conferences Events), con la promozione di Torino quale destinazione congressuale di primo piano nel panorama europeo e, sul fronte leisure con il lancio di un catalogo dedicato a Israeleche propone un ampio ventaglio di pacchetti per scoprire le attrattive turistiche del Paese, al di là dei classici itinerari di ispirazione religiosa.
Mission N. 4, maggio 2006 – testo di Elisabetta Tornatore