Per Ita Airways il futuro della privatizzazione è scritto con la cordata formata dal fondo Certares insieme a Delta Air Lines ed Air France-Klm. In fondo, la scelta più “semplice” sul piano dell’alleanza globale. Nonché della continuità degli accordi per il mercato aereo più redditizio di sempre, cioè le rotte sugli Stati Uniti.
Così ha deciso il Ministero delle Finanze (Mef) e Mr Mario Draghi mantiene la promessa.
Nel suo mandato, la vendita della maggioranza della quota di Stato della compagnia aerea si doveva completare. A costo anche di una “penale di recesso”. Quest’ultima si sarebbe versata ai pretendenti se per qualche ragione entro dicembre 2022 non si fosse portato a termine l’iter. Ma della clausola non ce n’è stato bisogno.
Ita Airways a Certares, Delta Air Lines ed Air France-Klm
La nota del Mef comunica che:
«Ad esito della procedura disciplinata dal Dpcm 11 febbraio 2022 e finalizzata alla cessione del controllo di Ita S.p.A., sarà oggi avviato un negoziato in esclusiva con il consorzio formato da Certares Management LLC, Delta Airlines Inc. e Air France-Klm S.A., la cui offerta è stata ritenuta maggiormente rispondente agli obiettivi fissati dal Dpcm».
Ma cosa è successo nelle trattative per la privatizzazione in cui sembrava che il pool del Gruppo Msc e Lufthansa fosse il favorito?
Fonti di stampa riportano di alcune garanzie da parte dei vettori aerei statunitense e franco-olandese che vanno oltre alla partnership commerciale (come sempre hanno detto di voler portare avanti, ndr). Dunque, potrebbero investire direttamente, in un secondo momento.
Infatti, la comunicazione del Ministero conclude con questa frase: «Alla conclusione del negoziato in esclusiva, si procederà alla sottoscrizione di accordi vincolanti solo in presenza di contenuti pienamente soddisfacenti per l’azionista pubblico (lo Stato italiano)».
Certares vanta numerosi investimenti in società del Travel (non solo) e complessivamente impegna 10,2 miliardi di dollari in assets under management.
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Le offerte per Ita Airways a confronto
Secondo le ultime notizie, l’offerta vincolante di Certares si basa sul 55% di quote per 650 milioni.
Nello specifico, il 41,1% in capo al fondo e il 9,9% di azioni ad Air France e il 4% a Delta Air Lines. La Repubblica scrive che il sostanzioso 45% in mano allo Stato potrà essere rivenduto ad un prezzo già concordato. Migliorabile se l’aerolinea raggiungerà buoni risultati di esercizio. Inoltre, la proposta offre due posti in Cda al Mef, oltre alla carica di presidente. Non poco, su 5 componenti.
Roma Fiumicino rimarrà l’hub di riferimento europeo insieme a Parigi Charles De Gaulle e Amsterdam Schiphol.
Invece, Msc e Lufthansa avrebbero acquistato l’80% di Ita Airways per 850 milioni di euro, mentre la quota restante rimaneva pubblica. Sulla governance avrebbero voluto il controllo, dettaglio rilevante e che forse ha pesato sull’esito finale.
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