Malgrado la continua necessità, soprattutto per le pmi italiane, di cercare nuovi mercati di sbocco per i proprio prodotti, anche a causa di un mercato interno che non riparte, i viaggi di lavoro nel 2015 hanno registrato una forte flessione del 15% sul 2014 secondo quanto pubblicato da Istat. Lo scorso anno i biglietti e le prenotazioni per viaggi aziendali, d’affari o di rappresentanza, sono infatti passati da 8,112 milioni del 2014 a 6,894 milioni del 2015.
Il grosso di questo segno meno è dovuto a una debacle dei viaggi per congressi, conferenze e convegni, a meno 43,9% anno su anno, corsi di aggiornamento, a meno 61,5%, e soprattutto per fiere ed esposizioni , a meno 62,5%. Ma di pari passo scendono anche i lavoratori che si muovono per ragioni legate al loro impiego; negli ultimi tre mesi del 2015 si sono mossi per tali motivi 840mila lavoratori contro gli 989 mila nello stesso periodo del 2014 (meno 15%).